IL MUGNAIO
Il mugnaio era un mestiere tipico della civiltà agraria, fra quelli che avevano più mezzi per vivere meglio, perché non gli mancava mai un pizzico di farina e qualche animale da cortile da nutrire con granaglie. I mulini non erano quasi mai di proprietà del mugnaio, ma di potenti famiglie che li concedevano in affitto per un quantitativo fisso di denaro o cereali. Anticamente, in tutte le case si preparava la pasta come anche il pane e i dolci; quindi i clienti del mulino appartenevano a tutti gli strati sociali. Essi compravano il grano, o utilizzavano quello che avevano prodotto, e lo portavano al mulino per la macina pagando la molenda con una parte del macinato. Il locale del mulino doveva essere ampio, perché serviva spazio per il macchinario (chiamato “palmento”) e i sacchi di grano e/o di farina accatastati. Su una piattaforma orizzontale in pietra girava veloce una grossa ruota di pietra anch’essa; dalla tramoggia (recipiente a imbuto che raccoglie il materiale), poi, scendeva il grano che veniva triturato e macinato secondo la richiesta del cliente. Si otteneva un prodotto che era classificato di prima categoria: la farina fina, libera da ogni impurità; di seconda categoria: di media qualità; infine, di terza categoria, quella dei poveri, non pulita del tutto dalla crusca. Quello del mugnaio era un lavoro organico tra operaio e macchina, che si doveva svolgere in perfetta sinergia, perché il mugnaio -abile ed esperto- doveva saper conciliare il lavoro della macchina con le esigenze dei clienti. Ottenuta la farina, generalmente le donne provvedevano a setacciarla e a separarla dalla crusca. I primi mulini funzionavano grazie alla forza dell'acqua, che cadendo sopra una ruota di legno, azionava la macina. Il mulino era in opera tutto l'anno; il grano prodotto in estate, e le altre granaglie, venivano custoditi in appositi magazzini e utilizzati nei mesi invernali.
Proverbio = “Macinare a quattro palmenti”: mangiare con ingordigia, divorare avidamente. Da qui anche il senso figurato, con allusione a profitti e guadagni illeciti, soprattutto da parte di alcuni lestofanti che ricoprono cariche pubbliche.
giovedì 22 gennaio 2015
Antichi mestieri
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