mercoledì 21 gennaio 2015

L'Erica


L’ERICA
L’erica è una pianta originaria del Sudafrica e del Mediterraneo. Essa è un sempreverde, ma in inverno le foglie mutano e assumono un caratteristico colore dorato. I fiori, di forma piccola, molto abbondanti, sono di colore rosato. Nell’antichità, era considerata una pianta magica, e quindi veniva utilizzata per costruire le scope, che poi erano impiegate per la pulizia dei templi degli Dei. Inoltre, col suo legno si faceva il fuoco per cuocere il pane che serviva per i rituali sacri. Ai nostri tempi, il legno dell’erica è utilizzato per la costruzione delle pipe, in quanto ha una buona resistenza al calore. Secondo la tradizione celtica, le piante di erica erano la dimora delle fate e per evitare di essere rapiti da queste ultime era sconsigliato addormentarsi dove erano state piantate. Essa cresce spontaneamente, ma nel tempo, l’uomo cominciò a coltivarla come pianta da giardino per i suoi numerosi impieghi. Già gli antichi conoscevano le proprietà lenitive e antinfiammatorie dell’erica: le sue foglie, raccolte fresche, erano un efficace rimedio per le infiammazioni della bocca; inoltre, preparavano un decotto, che aggiunto all’acqua del bagno, dava sollievo alle persone sofferenti di dolori reumatici. I suoi fiori sono adatti per le composizioni di piante secche. Nel linguaggio dei fiori, nel corso dei secoli, l’erica ha assunto significati diversi secondo il colore dei suoi fiori. L’erica dal colore bianco, che riesce a crescere nei luoghi più impervi e aridi, ha simboleggiato, per tutto l’Ottocento e, ancora oggi, il sentimento della solitudine: è ideale da regalare quando si vuole esprimere una richiesta di affetto e compagnia. L’erica rosa, nella tradizione romantica, è associata alle persone malinconiche, perché molti poeti e artisti si recavano nella brughiera, dove l’erica fiorisce prosperosa, per riacquistare speranza. Su questo antico convincimento, l’erica rappresenta la speranza che i sogni e i desideri si avverino.

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