venerdì 23 gennaio 2015

Il carciofo


IL CARCIOFO
Il carciofo, era apprezzato dagli Egiziani e dai Greci ed era molto diffuso nell’area mediterranea, tanto che i Romani lo importavano dalla Spagna e dall’Africa settentrionale. Il nome del carciofo è Cynara e deriva dal latino “cinis”, cioè “cenere”. Questo perché nell’antichità si era soliti mettere la cenere nei terreni in cui si coltivava la pianta, per renderli più fertili. Ma, vi è anche un mito riferito a questa consueudine: Cynara, una bella ninfa dai capelli color cenere; fece innamorare di sé il sommo Giove. Sua moglie, Giunone, gelosa e infuriata del tradimento del marito, trasformò la ninfa in una pianta di carciofo. L’intero bacino del Mediterraneo, da occidente a oriente, è stato ed è la culla del carciofo, sia per la coltura, sia per l’uso in cucina. Nell’VIII secolo a. C. sembra che gli Etruschi abbiano cominciato a coltivare la pianta. Mentre a Roma ci risulta l’uso commestibile del carciofo: era molto apprezzato il cuore dell’ortaggio lessato in acqua o vino. Filippo Strozzi il Vecchio lo reintrodusse in Toscana col nome di “frutto di Napoli”, portato appunto dal Regno di Napoli, dove vi era giunto grazie ai rapporti che quest’ultimo aveva con i Mori di Spagna. Non solo: la tradizione vuole che a far conoscere in Francia il carciofo sia stata proprio la fiorentina Caterina de’ Medici, andata in sposa nel 1547 ad Enrico II. Più tardi, un rinomato gastronomo affermava: “Il carciofo rende grandi servigi alla cucina: non si può quasi mai farne a meno, quando manca è una vera disgrazia. Dobbiamo aggiungere che è un cibo molto sano, nutriente, stomatico e leggermente afrodisiaco.” Ben note erano anche le sue virtù salutari. Ricco di calcio, ferro, sodio, fosforo, potassio e vitamine A, B1, B2, C, PP, tonico e digestivo, il carciofo provoca un aumento del flusso biliare e della diuresi. Epatoprotettore ed epatostimolante viene molto usato nelle diete per ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. Stimola il fegato, purifica il sangue, fortifica il cuore, dissolve i calcoli e sembra che riesca anche a calmare la tosse.

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