venerdì 7 novembre 2014

CURIOSANDO IN CUCINA





LA PASTA FRESCA
La “pasta fresca” è quella preparata in casa per il consumo famigliare. Conosce un grande sviluppo durante il Medioevo e il Rinascimento, quando il moltiplicarsi delle paste ripiene era destinato ad un grande successo. Questa si ottiene dalla farina bianca con l’aggiunta di uova e, a piacere, altri ingredienti che ne arricchiscono sapore e colore. È il caso delle cosiddette “paste aromatizzate”, ottenute cioè con l’aggiunta di verdure o spezie. La più conosciuta è la pasta verde agli spinaci.
QUALCHE CONSIGLIO:
● Se tirate la pasta fresca con matterello e spianatoia di legno, le conferirete la porosità perfetta in modo da raccogliere meglio sughi e condimenti, oltre a gustare la piacevole rugosità e consistenza.
● Le proporzioni migliori per la pasta all’uovo sono 100 grammi di farina per ogni uovo. Per 4 porzioni medie si consigliano 200 gr di farina e 2 uova. Per la pasta in brodo vanno dimezzate le dosi.
● I tempi di cottura in acqua bollente non rappresentano una scienza esatta. Mentre per la pasta secca possiamo fidarci delle indicazioni riportate sulla confezione, non è possibile stabilire un preciso tempo di cottura per la pasta fatta in casa, soprattutto per quelle aromatizzate che contengono vegetali freschi (non disidratati). Hanno influenza anche il tempo di riposo della pasta prima della cottura, la forma, il volume, la consistenza, lo spessore... Una regola dettata dall’esperienza indica il giusto punto di cottura nel momento in cui la pasta viene a galla e l’acqua riprende il bollore (vale anche per le paste ripiene). La pratica, comunque, che risulta vincente è l’assaggio!
● La pasta fresca può essere conservata in frigorifero per circa due giorni. Per mantenerla più a lungo, è opportuno farla essiccare bene e poi congelarla. Per utilizzarla al meglio occorre farla scongelare prima della bollitura.
● Riscaldate il piatto di portata, affinché la pasta non “soffra” dello sbalzo termico.
● Non “scottate” mai la pasta qualche ora prima per poi farle riprendere la cottura al momento di portarla in tavola: vengono meno brillantezza ed elasticità.
● Potete riutilizzare la pasta avanzata facendone una bella frittata. Se fatta bene, è un piatto squisito anche con pasta già condita.

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