domenica 10 febbraio 2013

Carnevale italiano


Strettamente collegato alle festività religiose cattoliche, il Carnevale ha però origini pagane, la sua funzione originale, che poi è rimasta la stessa, era quella di rovesciare l'ordine delle cose - da cui l'uso di maschere, scherzi e bagordi vari - per poi ricostituirlo risanato e ripulito. Personalmente non è che lo abbia mai sentito né amato più di tanto, anche se ne ho ricordi di bambina piuttosto divertenti, specialmente per il fatto di poter indossare indumenti diversi da tutti i giorni e magari truccarsi, ed essere "qualcun altro" o "qualcos'altro". Vediamo un po' come si è caratterizzato nelle varie regioni della penisola italiana: 

Carnevale in italia
Il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Viareggio, lo Storico Carnevale di Ivrea, il Carnevale di Striano e in Sicilia il Carnevale di Acireale e il Carnevale di Sciacca il carnevale di Fano nelle marche, sono considerati tra i più importanti al mondo. La loro fama, difatti, travalica i confini nazionali e sono in grado di attrarre turisti sia dall'Italia che dall'estero. Il Carnevale più lungo d'Italia è però quello di Putignano.
Uno dei carnevali più antichi d'Italia arrivato ai giorni nostri è il Carnevale di Verona, risalente al tardo medioevo e il cui nome originale è Bacanàl del Gnoco.
Il Carnevale di Venezia è conosciuto per la bellezza dei costumi, lo sfarzo dei festeggiamenti nella magica atmosfera della Laguna e consta di diversi giorni fitti di manifestazioni di svariato tipo: mostre d'arte, sfilate di moda, spettacoli teatrali ecc.
Il Carnevale di Viareggio ha origine nel 1873 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale. A caratterizzarlo sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti caratteristici, specialmente quelli somatici, vengono sottolineati con satira e ironia.
Lo Storico Carnevale di Ivrea, famoso per il suo momento culminante della Battaglia delle Arance, è invece considerato uno tra i più antichi e particolari al mondo[20], seguendo un cerimoniale più volte modificatosi nel corso dei secoli. L'intero carnevale ha il pregio di rappresentare, sotto forma di allegoria, la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno della città, probabilmente Ranieri di Biandrate, ucciso dalla Mugnaia su cui si apprestava a esercitare lo jus primae noctis. Fu quell'evento a innescare la guerra civile rappresentata dalla battaglia tra il popolo e le truppe reali che viene rievocata durante il carnevale, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l'esercito) a colpi di arance a rappresentare le frecce, mentre tra le vie della città sfila il corteo della Mugnaia che lancia dolci e regali alla popolazione.
Il Carnevale di Striano è considerato uno dei più importanti carnevali della Campania e d'Italia. I carri allegorici, che sono i più grandi e movimentati della Campania, sfilano ogni anno in un luogo diverso della città di Striano. Il Carnevale Strianese, se non il più grandioso è sicuramente uno dei Carnevali più conosciuti e visitati della Regione Campania, con la sua trentennale storia. Il Carnevale a Striano resta la manifestazione per eccellenza, e ogni anno coinvolge attorno a sé centinaia di partecipanti, dai carristi ai gruppi coreografi e non mancano i turisti che con grande gioia vengono a visitare le maestose opere di cartapesta.
Il Carnevale di Sciacca rinomato per la bellezza delle sue opere in cartapesta realizzate dai locali maestri ceramisti, è il carnevale più antico di Sicilia, con origini che risalgono al periodo romano. Oggi è caratterizzato da sfilate di carri allegorici che percorrono l'antico centro della città accompagnati da gruppi mascherati che danno vita a coreografie realizzate sulle note di musiche a tema.
Famoso è il Carnevale di Acireale, comunemente definito "il più bel Carnevale di Sicilia" per la bellezza dei suoi carri allegorici e infiorati. Esso è frequentato da numerosi forestieri, i quali approfittano di questa festa popolare per visitare o rivisitare i monumenti della città barocca.
In Sicilia si ricorda ancora il Carnevale di Paternò del secondo dopoguerra, che dall’Epifania al martedì Grasso attirava masse di pubblico in cerca di divertimento da varie province, invadendo l’intera città, trasformata in una enorme balera all’aperto, sotto una fantasmagorica illuminazione artistica. Infatti esso era caratteristico non solo per le varie sfilate (di gruppi in maschera, macchine infiorate e carri allegorici notevoli per grandezza e bellezza) che si svolgevano negli ultimi tre giorni ed erano dotate di ricchi premi in denaro, ma anche per la possibilità data a tutti di ballare per le vie e le piazze, oltre che nei ritrovi notturni, mediante musiche diffuse da altoparlanti, tutti i giorni fino a mezzanotte, esclusi i venerdì (in cui non c’erano né musiche né balli). Erano vietate le allegorie politiche e religiose. Un’altra caratteristica era quella che per scherzo di Carnevale le persone mascherate potevano “impegnare” quelle non mascherate e ballare insieme o farsi pagare consumazioni al bar, mentre si potevano intrecciare relazioni amorose, magari senza mai conoscere l’identità della controparte in maschera. In quel periodo nessun tipo di reato veniva commesso: e questo era l’unico divertimento di tutto l’anno, tanto che il Carnevale di Paternò era detto "il più divertente Carnevale di Sicilia".
La Puglia è la regione italiana con il maggior numero di manifestazioni abbinate alla lotteria nazionale del carnevale: il già citato Carnevale di Putignano, Carnevale di Massafra, Carnevale di Gallipoli, Carnevale di Manfredonia e il Carnevale Terranovese a Poggio Imperiale.
In Basilicata è molto conosciuto il Carnevale estivo di Laurenzana in provincia di Potenza. Evento nato per promuovere le bellezze monumentali (Castello del XII secolo, Chiesa madre, Convento benedettino ecc.) e paesaggistiche (l'Abetina di Laurenzana conosciuta per la presenza dell'Abete Bianco). Si festeggia il primo sabato dopo ferragosto. Molto importante per la regione lucana risulta essere il Carnevale di Lavello. La maschera tradizionale della città risulta essere il Domino. Ogni sabato fino al sabato successivo al mercoledì delle ceneri si festeggia questo carnevale con grandi balli. L'ultimo sabato del carnevale lavellese è segnato dalla tradizionale rottura della pentolaccia.[21]
A Oristano, nell'isola di Sardegna, si svolge, durante gli ultimi tre giorni di carnevale, la splendida giostra mascherata a cavallo, denominata Sa Sartiglia. Durante la quale i cavalieri si sfidano in bravura ad infilzare una stella forata al centro, nonché realizzando spettacolari acrobazie sopra i cavalli lanciati al galoppo sfrenato.
Carnevale ambrosiano
Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, la Quaresima inizia con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano.
La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di .
In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.
Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell'Italia, prende il nome di carnevalone.

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