sabato 5 gennaio 2013

Epifania epifania


uauauauaua
che tutte le feste si porta via :D forse per questo non riesco a viverla fino in fondo. Comunque mi fa simpatia, è una festa tutta italiana, per cui merita di essere vissuta. Fermo restando che da piccola pensavo che la Befana fosse la moglie di Babbo Natale :D, non ho mai capito perché viene rappresentata come una vecchina piuttosto stregonesca, tutta trasandata, che tende più a spaventare i bambini che a divertirli. Ci sarà un motivo sicuramente. Anche perché l'epifania, in realtà, è la festa religiosa che coincide con l'arrivo dei Re Magi a Betlemme, guidati dalla stella cometa, per festeggiare la nascita di Gesù. Ma allora cosa c'entra la figura della Befana? Vediamo un po', andiamolo a cercare, e rispettiamo le tradizioni, compresa la mia di postare notizie varie sulle diverse festività.

Simbologia


Il termine "befana" inteso come "fantoccio esposto la notte dell'epifania" fu già usato nel XIV secolo, poi da Francesco Berni nel 1535, da Agnolo Firenzuola una prima volta nel 1541.
L'origine di questa figura va probabilmente connessa a tradizioni agrarie pagane relative all'anno trascorso, ormai pronto per rinascere come anno nuovo. Difatti rappresenta la conclusione delle festività natalizie come interregno tra la fine dell'anno solare (solstizio invernale, Sol Invictus) e l'inizio dell'anno lunare.
Anticamente la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti, figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. A guidarle secondo alcuni era Diana, dea lunare legata alla vegetazione, secondo altri una divinità minore chiamata Satia (sazietà) o Abundia (abbondanza). La Chiesa condannò con estremo rigore tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche. Queste sovrapposizioni diedero origine a molte personificazioni che sfociarono nel Medioevo nella nostra Befana, il cui aspetto, benché benevolo, è chiaramente imparentato con la personificazione della strega.
L'aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell'anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all'inizio dell'anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima oBrusa la vecia, il Falò del vecchione che si svolge a Bologna a capodanno, oppure il rogo della Veggia Pasquetta che ogni anno il 6 gennaio apre il carnevale aVarallo in Piemonte). In molte parti d'Italia l'uso di bruciare o di segare un fantoccio a forma di vecchia (in questo caso pieno di dolciumi), rientra invece tra i riti di fine Quaresima.
In quest'ottica l'uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l'anno nuovo.
Un'ipotesi suggestiva è quella che collega la Befana con una festa romana, che si svolgeva all'inizio dell'anno in onore di Giano e di Strenia (da cui deriva il termine "strenna") e durante la quale si scambiavano regali.
La Befana si richiama pure ad alcune figure della mitologia germanica, Holda e Berchta, sempre come personificazione della natura invernale.
Secondo una versione "cristianizzata", i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
ed ecco svelato l'arcano :D E' stata ripresa da un fantoccio, legato probabilmente a tradizioni pagane. Magari alle streghe, visto l'aspetto che spesso le viene dato, e soprattutto il fatto che viaggia a dorso di una scopa :P Dopo queste brevi notizie, ho pensato di aggiungere una novità, e cioè i dolci dell'epifania che "tutte le mangiate natalizie si portano via" :D Ho trovato un interessante sito dove elencano dolci tradizionali di questa festività di alcune regioni italiane. Ed eccoli qua:

Toscani e coloratissimi i "Befanini" - biscotti al burro leggermente alcolici - a forma di stella, animali e - ovviamente - befane, decorati con confettini e codette di cioccolato.
E' veneta  la "Pinza de la Marantega", torta da gustare sorseggiando vin brulè, che anticamente veniva cotta sotto la cenere dei falò avvolta nelle foglie di un cavolo. Esistono tantissime versioni della ricetta e ogni famiglia tramanda la propria, ma gli ingredienti fondamentali sono: farina bianca e gialla, uvetta ubriacata nella grappa, burro, zucchero, fichi secchi, semi di finocchio e scorza d'arancia.
Da Cuneo arriva la  "Focaccia della Befana" un dolce con "burla" a forma di margherita. Durante la preparazione si nascondono nei petali una fava bianca e una nera. Chi trova quella bianca avrà l'onore di pagare la focaccia, mentre al "fortunato" detentore della fava nera toccherà offrire il vino.
Dedicata ai Magi - che in alcuni paesi fanno le veci di Babbo Natale - è la "Rosca de Reyes", una ciambella preparata in Messico, occultando al suo interno un pupazzetto di plastica che simboleggia  Gesù bambino. Se si trova la "sorpresa" bisogna invitare tutti i presenti alla merenda del 2 febbraio, per festeggiare la Candelora.
In Spagna si chiama "Roscon de Reyes" e insieme al pupazzetto si nasconde anche una fava secca. Chi trova la fava paga la merenda dell' Epifania mentre chi trova il bambolotto avrà un anno fortunato.
Questa tradizione ha le sue radici in Francia dove il dolce prende il nome di "Galette des Rois" e nell' impasto cela una fava che regalerà al fortunato un giorno da re. Per questa ragione il dolce è spesso accompagnato da una corona di carta dorata che consacra il sovrano dell'epifania. La Galette è talmente famosa che Le Figarò ogni anno stila una speciale classifica delle pasticcerie parigine che sfornano quelle più buone. (da: http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-01-05/epifania-dolci-befana-portano-114418.shtml?uuid=AbYZ6WHH)
 E buona Epifania a tutti!!


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