venerdì 12 ottobre 2012

Diario di "bRoDo"

BUONGIORNUUUUUUUUUS
Zicchi zucchi zuccona
 
MA CHE RAZZA DI GIUSTIZIA E'?
dire "il mondo fa schifo, allora faccio schifo pure io" che senso ha? Come dissi anni fa ad una persona che avevo conosciuto sul lavoro, e che se ne uscì dicendo "tutti sono ipocriti allora lo sono anch'io", ma no! Se tu dici che sei ipocrita sei ipocrita tu, che il mondo lo sia o no non c'entra. Perché se tu resti male e ritieni ingiusta l'ipocrisia degli altri non fai mica giustizia diventandolo tu a tua volta, significa solo che tu sei ipocrita, e basta. Ma che razza di giustizia sarebbe fare quelle cose che si ritengono sbagliate? Siccome tutti rubano rubo pure io? E così come cambiano le cose, come può succedere che la gente smetta di essere ipocrita? Non può succedere. La giustizia è circolare, non lineare. Non esiste che le ingiustizie vengano ricompensate con altre ingiustizie, NON E' GIUSTO così. Se ritieni sbagliato essere ipocrita, non devi esserlo tu per prima, non che ti adegui. Adeguandosi non si fa proprio nessuna giustizia. E a pagare saranno sempre e solo quelli che non c'entrano niente.
CI SONO PERSONE
così discrete e delicate, che mi fanno una tenerezza infinita. Non amo tanto in effetti i caratteri spigliati, quelli che, tipo, parlano a voce altissima, si sentono solo loro, e sono spesso il fulcro della compagnia.  Mi piacciono quelle persone che con delicata sensibilità fanno sentire la loro presenza in modo quasi invisibile, impercettibile. Quelle che le persone di cui sopra prendono magari in giro perché troppo discrete, da sembrare sottomesse o deboli (a loro, ovviamente, che hanno un concetto distorto di "forza"), o che in qualche modo si mettono a sottolinearne la presenza però in negativo, tipo "su alza il tono di voce che non ti si sente". Per carità. Detesto chi attira l'attenzione su di sé mettendo in ridicolo altri. Ben vengano le persone sensibili e delicate, che danno pace, e ti fanno sorridere a lungo, invece di darti al più quei 5 minuti (massimo) di risate sguaiate che non ti lasciano niente.

BARZELLETTA
(premetto che io le barzellette non le so raccontare)
C'è un tizio che va dal fotografo, e si presenta richiedendo una foto in posa "vorrei una foto decente, perché, vede, ho il grande problema di venire in foto sempre con la bocca aperta. Le ho provate tutte per evitarlo, hai voglia a dire cheese, o non cheese, o a tenere la bocca serrata, concentrandomi al massimo, ma niente, in ogni foto, di ogni occasione, io sempre con questa bocca spalancata".
E il fotografo, sorridendo a questa notizia lo rassicura "non si preoccupi, siamo abituati a tutto in questo mestiere. Ora ci penso io, lei si metta seduto là e si metta in posa." Il tizio esegue l'ordine, si siede, e si mette in posa con la bocca chiusa. Ad un certo punto il fotografo gli fa: "Ecco, ho una bella inquadratura. Fermissimo cosììììì, ora dica "Un frUtto lUngo".
E il tizio sgrana gli occhi e dice "bAnAnA!"

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