venerdì 9 marzo 2012

Il disturbo bipolare


sono appena incappata in questo breve articolo informativo su un disturbo a quanto pare diffusissimo. Cito l'articolo.
Il disturbo bipolare.
Il disturbo bipolare consiste nell'oscillazione, con una certa ciclicità, da fasi depressive a fasi euforiche.
Colpisce 3 milioni di italiani e il 25% degli europei. La malattia insorge in età giovanile, intorno ai 21 anni. Occorre distinguere perchè nella pratica clinica esistono diversi tipi di disturbo.
Disturbo bipolare I: ha un quadro clinico grave ed estremo con alternanza di episodi maniacali e deprerssivi.
Disturbo bipolare II: ha sintomi più sfumati ed è caratterizzato da una preponderanza di episodi depressivi accompagnati da fasi maniacali meno evidenti che si manifestano con irrequietezza e irritabilità, ma non arrivano mai alla completa astrazione dalla realtà. Questo disturbo coinvolge anche la famiglia che vive con il depresso, quindi è importante ricorrere alla terapia familiare che migliora notevolmente la comunicazione fra tutte le persone coinvolte. Si effettua per 21 sessioni di un'ora ciascuna, che comprendono diverse fasi:
Miglioramento nella comunicazione: aiuta i familiari del malato a vedere se reagiscono in modo negativo, incoraggiandoli a riconoscere ed esprimere le loro sensazioni nei confronti della malattia.
Psicoeducazione: con questa metodologia i membri della famiglia possono riconoscere i segni precoci della mania o della depressione per aiutare il prima possibile.
Risoluzione dei problemi: entra nello specifico dei problemi da affrontare per il disturbo bipolare II, ad esempio problemi finanziari o sociali. È utile se combinata con il trattamento individuale

Siccooooome io sono moltissimo tendente alla psicanalisi, mi sono fatta un po' di domande. Intanto, mi fa riflettere il fatto che venga definito un disturbo tanto diffuso. Hanno definito bipolarismo un atteggiamento comune per inquadrarlo come una forma di disturbo, di malattia? Ma perché per forza deve essere sempre tutto una malattia, specialmente quando si tratta di mente. Le malattie sono altre, ben più gravi. Poi, indicano una cifra (stimata) di persone che vengono colpite.  Vorrei sapere chi non passa da fasi di euforia a fasi di scoraggiamento. Questi passaggi, chiamiamoli anche sbalzi di umore, sono tipici un po' di tutti, chi  più chi meno. Invece di inserirli pero forza nel campo medico, dovrebbero tentare di capirne le cause. Che oggi la vita sia estremamente stressante si vede, si sa. Devi essere sempre al top, sempre simpatico altrimenti sei fuori, sempre attento a non uscire dai binari prestabiliti altrimenti sei matto, ti indicano come mete di felicità determinate cose (esempio carriera nel lavoro) mentre ci si mette i bastoni tra le ruote a vicenda pur di arrivare, o pur di mantenere il posto di lavoro che  più spesso che no minacciano di toglierti da un momento all'altro; ti fanno sentire inadeguato sempre, considerando solo quello che non fai e sminuendo quello che fai, per evitare di "doverti" qualcosa o qualcosa di più di quello che vogliono darti. Chi non è stressato, scusate? Perché anche chi tiene le fila, il comando, deve sempre stare al top, mai distrarsi, a momenti nemmeno dormire, sempre nel timore di perdere quello che ha anche solo di un decimo. Lui da una parte, mentre dall'altra ci sono quelli che dipendono da lui, che posseggono molto meno e devono lottare "per forza"per non perderne nemmeno un decimo altrimenti sono fritti,  E si vive per questo e su questo, giorno dopo giorno, vittime di un logorio senza fine,ognuno  isolato con i propri problemi che nessuno è disposto a capire (se non al limite a pagamento...). Considerando tutto questo, spiegatemi come si fa a non essere bipolari.  Rimedi? Mah, il rimedio è Uno solo, unico ed efficacissimo. Chissà qual è  (la bomba dell'amore, uauauaua)  

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