mercoledì 14 settembre 2011

Diario di "bRoDo"

Uoooaaaoooo
FINALMENTE ARIA RESPIRABILE
anche se dicono tornerà il caldo.... tornerà???? stiamo andando verso l'autunno o no? Comunque il buon frate Indovino  tra qualche giorno mette l'arrivo dell'autunno, che sarà però ufficiale dal prossimo fine settimana, più o meno, con il "freddo autunnale (alè alè).
QUESITO DEL GIORNO
Perchè le pasticche, tipo gli antibiotici, le fanno e continuano a farle gigantesche, al punto che ti ci quasi strozzi ogni volta, col rischio che per curarti e vivere più a lungo rischi di morire strozzato, quando invece sarebbe tanto meglio farle facilmente ingoiabili, visto che i farmaci per bocca facilmente ingoiabili esistono?  
IMPARARE
non è nè cambiare nè imitare. Tempo fa, parlando con quella che era mia collega, nonchè davvero gran persona sotto tutti i punti di vista, uscì l'argomento "modo di essere". Io ammiravo molto il suo. Sembrava (le dissi) una persona che ha trovato la sua dimensione, in grado di dare alle cose la giusta importanza e di vivere tutto serenamente. Un bel traguardo, direi. Ciò che ammiravo particolarmente era la sua capacità di capire le persone dalla prima impressione. Lei di me diceva - giustamente - che ho la tendenza a buttarmi senza darmi il tempo di valutare, senza guardare le cose a distanza, per valutarle bene, il che è verissimo. E ad attribuire la stessa fiducia che ho io anche a chi ho di fronte, cosa non sempre reale - ha ragione anche su questo. Alla mia domanda su come era arrivata a quel punto di se stessa, lei mi rispose che ce n'era voluto, che prima non era affatto così, e che con grande fatica, ci è arrivata nel tempo. E aggiunse una cosa per me molto importante: non si definiva "cambiata", perchè non si cambia, ci si sforza per essere diversi, ci si plasma, si accontonano parti di noi a causa di delusioni e altro, ma questo non è "cambiare". Il fondo di noi resta lo stesso, e prima o poi deve uscire fuori. E tutti gli sforzi fatti magari per mantenere viva una situazione che non puoi vivere limitando te stessa, vanno in fumo (insieme alla situazione in questione). Mi disse che aveva trovato la sua dimensione nel momento in cui ha incontrato la persona giusta, che la amava così come lei è, e che lei amava con tutta se stessa, cosa che le ha permesso di esprimersi fino in fondo senza freni e di trovare la giusta collocazione di sè. Ha poi di conseguenza "imparato" a tollerare cose che prima non tollerava, a valutare cose che prima rifiutava di valutare. E questo per amore. Ecco.  Ha "imparato", non è cambiata. Ha imparato in quanto amata, non si è sentita rifiutata in ciò che era quindi costretta ad escludere gran parte di sé per poter essere accettata (come accadeva in passato). Era amata e riamava alla pari. Per me è stato fondamentale incontrarla. Da lei ho "imparato" che per me ciò che conta è questo, essere amata per ciò che sono da qualcuno che amo per ciò che è. E che la propria dimensione si trova nel momento in cui si trova la persona reciprocamente giusta.

Nessun commento: