martedì 29 marzo 2011

Sonnambulismo

Visto il problema di mio nipote, mi sono "wikipediata" sull'argomento.

Il sonnambulismo è un disturbo del sonno caratterizzato da attività motorie automatiche che, solitamente, sono semplici e fatte quotidianamente.
La fascia di età compresa tra 5 e 12 anni è quella maggiormente colpita (quasi un bambino su tre) e l'incidenza tende a scomparire dopo l'adolescenza. Nel caso il disturbo insorga in un adulto gli specialisti associano il sonnambulismo ad aspetti neurotici, psicotici o nevrotici (isterismo).
Il sonnambulismo avviene nella fase tre, o quattro, del sonno non Rem e quindi i casi di sonnambulismo si verificano nelle prime due, tre ore del sonno. La durata dei movimenti, raramente supera i cinque minuti.
I sonnambuli possono arrivare a uscire dal letto mentre stanno ancora dormendo, e camminare, uscire di casa, mantenendosi in stato di incoscienza, però nonostante le convinzioni popolari, la maggior parte dei sonnambuli non cammina, ma si limita a sedersi sul letto ed esegue gesti ripetitivi come l'atto di lavarsi e vestirsi.
Sulle cause le opinioni sono discordanti, anche se tecnicamente vi è una ipereccitabilità della corteccia cerebrale che da un lato impedisce il sonno profondo e dall'altro mantiene attivi i meccanismi di veglia e di sonno. Studi più recenti hanno individuato la causa del sonnambulismo in una alterazione genetica del cromosoma 20. Il gene responsabile, tuttavia, non è stato ancora identificato. Nei bambini invece, le spiegazioni sembrano di natura psicologica e appaiono legate al tentativo di elaborare le tensioni tipiche della loro età.
Non essendo una malattia, ma solo un disturbo, può essere curata con farmaci specifici e grazie a qualche seduta psicologica è possibile risalire alle possibili cause.
È opinione comune, invece, che non esista alcun trattamento efficace. Inoltre si pensa che svegliare i sonnambuli sia assai pericoloso: in realtà il vero pericolo non è tanto nell'interruzione improvvisa del sonno quanto nello shock che può provocare il disorientamento.

Beh, non sembra grave, fortunatamente. Luciano è un bimbo molto attivo da sveglio, lo sarà anche nel sonno. Comunque scherzi a parte, penso sia bene in questi casi delimitare le zone di casa durante la notte, per evitare casini. Anche se è sorprendente come un sonnambulo riesca a fare davvero acrobazie senza nemmeno un graffio, quando magari da sveglio si fa male anche solo mettendo una gamba nel modo sbagliato. Questo conferma ciò che penso sul veglia e sonno, cioè che la mente sveglia è condizionata da tante cose che nel sonno non ci sono, e che, paradossalmente, le impediscono di "vedere", di andare all'essenza. Insomma, stranamente, la mente da sveglia è meno sveglia di quando dorme, quando dorme vede la realtà più di quando è sveglia. Almeno, così sembra se si pensa ai sonnambuli. 

Nessun commento: