venerdì 22 ottobre 2010

Parlando di grammatica

Mi sono svegliata pensando al plurale di provincia. Ieri scrivendo un post sul blog, m'è uscito di getto "province". Poi leggendo su internet - dove comunque si trovano entrambi - ho notato "provincie", e mi sono corretta, ma il dubbio mi è rimasto, e ho iniziato a chiedermi quale sia la regola giusta (a proposito di grammatica). Non me la ricordo . Vediamo. Spolverando gli studi fatti, dovrebbe essere che, quando c'è una consonante prima di C o G  (inc) la i non si mette, quando invece c'è una vocale (camicie) sì, si forma il dittongo. Se questa è la regola, il plurale di provincia dovrebbe essere "province". E in effetti, se pensiamo altri esempi, ci siamo: mancia - mance, pancia - pance, lancia - lance; mentre:  "valigia - valigie", "camicia - camicie", e ancora "igiene", "sufficiente", "socievole". Quindi la regola è trovata: quando precede una consonante, la "i" ci vuole, quando c'è una vocale, no. Risolto.
Però ecco che ti spunta l'eccezione. Ci sono casi in cui a precedere c'è una consonante, come la S, e cambia tutto: "fascia - fascie" (ma si trova anche come "fasce"), "ascia - ascie", come "scienza", "coscienza". Come mai? Forse perchè qui non è più "cie" ma è "scie" la sillaba.  Ma allora perchè troviamo anche "fatiscenza", "pascere", "nascere", perchè qui la "i" non c'è? Eccezioni di eccezioni. Oppure all'opposto troviamo "beneficenza" , dove a precedere c'è la vocale, eppure la "i" non si mette (mentre si dice "deficienza", anche se è strutturalmente simile). Così è un casino, comunque, perchè, se non c'è una regola precisa, o meglio, se ci sono troppe eccezioni, come si capisce (e non "capiscie") qual è la forma corretta? D'altra parte, la pronuncia (plurale: "pronunce") non cambia, sia se si mette la "i" sia se non, può darsi che questa regola andrà ad unificarsi, seguendo l'evoluzione della lingua parlata e dando predominio al suono, come spesso accade. Intanto il dubbio mi resta: si scrive "provincie" o "province"? 

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