giovedì 21 ottobre 2010

Diario di "bRoDo"

- Ho appena saputo qualcosa che mi ha rattristato. Un'altra coppia che non va. E dire che a suo tempo con lei ne parlai, già allora avevano problemi, lui con comportamenti decisamente negativi. Eppure decisero di sposarsi lo stesso. Ho provato a farle capire che non era la scelta giusta, ma a questo lei mi rispose "se non mi sposo che faccio?" E questo sarebbe un buon motivo per sposarsi? Avete problemi e come soluzione vi sposate? Ai prossimi problemi che fate per risolverli, un figlio? Ecco, ora hanno un bimbo. E di nuovo le cose non vanno e con un figlio è peggio. Un'infelicità annunciata. Lei è in realtà una persona da quieto vivere, che tiene a stare nei binari "socialmente riconosciuti", approvati, e già questa è una schiavitù. Lo ha fatto per il contorno, parenti  specialmente, dicendosi "ormai ci sto". E invece era solo un'infelicità annunciata. Ma d'accordo, bisogna tentare sempre, se si vuole, anche a rischio di sbagliare, anche se le premesse non sono buone. Ma secondo me bisogna poi essere anche disposti ad ammettere di aver sbagliato, tornare indietro, affrontare le conseguenze (senza curarsi delle opinioni, quelle ci saranno sempre e comunque) e trovare la propria felicità. Non dico che sia facile, non ho mai detto che sia facile, può essere facile buttare all'aria tutto? Però bisogna trovare la propria felicità. Ne abbiamo il dovere e il diritto. Casseruola, mi dispiace. E dire che lo sapevo, lo immaginavo e glielo dissi anche. Ma una conferma di una cosa negativa è sempre negativa. Avrei preferito essere contraddetta.
Sono triste.

- comunque io non so proprio come parlare con le persone. Tipo in questo caso. Io dico ciò che vedo e penso. Se una persona mi confida di essere infelice, come faccio a ritenere giusto il matrimonio come soluzione? Che poi mi limito a dire "rifletti", "vedi cosa provi", perchè questo è! Questo conta! "aspetta ancora un po'", cose del genere, l'infelicità non può essere la base per un matrimonio, cavoli. Però poi mi devo fermare a parlare, altrimenti sembra che influenzo, mi metto in mezzo, ma in mezzo di che? A me alla fine cosa interessa? Parlo perchè mi dispiace vederti infelice,per farti riflettere, ma sei tu che lo dici che sei infelice. Parlo per te, non per me, a me che interessa, o cosa mi cambia quello che fai? fai come vuoi. Però perchè arrivare a vivere infelice quando ci parti già, e lo sapevi pure? Vabè, va.

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