mercoledì 18 marzo 2015

Lo specchio

LO SPECCHIO
I primi uomini, per osservare il proprio volto, si specchiavano nell'acqua. Fiumi e laghi restituivano loro il riflesso della propria figura e sicuramente grande era lo stupore di fronte a tanto inspiegabile fenomeno. Più tardi, gli antichi utilizzarono come specchi i piatti di terracotta nei quali veniva versata l’acqua. L'immagine riflessa dall'acqua era incerta per l’instabilità dell’elemento, così egizi, greci, ebrei e romani adoperarono le superfici lucidate di alcuni metalli. Poi, si ottennero specchi attraverso lastre di vetro sottile ricoperte da piombo che, annerendone il fondo, diventavano una superficie specchiante. Un passo importante fu compiuto nel XII secolo, in Germania, dove si cominciò a metallizzare il vetro con il piombo e con lo stagno. L’arte dello specchio fiorì a Venezia, dove i soffiatori del vetro produssero specchi di pregio. Questi, con sapiente maestria venivano decorati con cornici molto curate e ricoperti con liste di specchio molate, foglie e fiori di vetro. Gli specchi veneziani erano molto ricercati dalle famiglie abbienti e le fanciulle, persino nella lontana Persia, desideravano averne uno in dono per il loro matrimonio. Solo nella metà dell’800, i vetrai riuscirono a introdurre il processo di argentatura, rendendo lo specchio un oggetto meno costoso e accessibile a chiunque. Mentre in Germania, si cominciarono a fabbricare lastre grandi, riflettenti le immagini senza deformarle.

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