venerdì 27 febbraio 2015

La Pansè


LA VIOLA DEL PENSIERO
La viola del pensiero è un fiore tanto semplice quanto affascinante. Le sue origini le ritroviamo nell’America del Sud, in Nuova Zelanda e in Australia. Qualcuno sostiene, però, sia nata in Arabia e che fosse chiamata “Kheyry”. Si sviluppa in piccoli cespugli di foglie da cui spuntano numerosi fiori singoli, dai colori vari, anche striati. Dagli arabi e dai romani era utilizzato per rendere le bevande più profumate e gradevoli; nei tempi moderni, viene soprattutto utilizzata per estrarre oli essenziali. Anche sulla viola del pensiero si narrano diverse leggende. Una parla di Demetra, dea delle colture, che quando si accorse del rapimento della figlia Persefone a opera di Ade, dio dell’oltretomba, disperata rese la terra sterile. Zeus convinse Ade a consentire che Persefone trascorresse la primavera e l’autunno con la madre. Demetra, felice, restituì la fecondità alla terra e, la prima volta che Persefone tornò sulla terra, fu accolta da tanti piccoli fiori: le viole del pensiero. Secondo una leggenda francese, dentro i petali delle viole del pensiero è possibile scorgere il volto della persona amata. Il linguaggio dei fiori è un universo da scoprire, ricco di tanta curiosità. La viola è un fiore delicato ed elegante, dal colore intenso e dalla bellezza unica. Però è timido e soave e così diventa il simbolo dell’amore tenero e romantico, ma anche dell’umiltà e della modestia. È adatto da offrire alla persona amata per emozionarla e stupirla. Certamente, un fiore insolito da ricevere che in sé porta scritto un unico e inequivocabile messaggio: pensami!

Nessun commento: