ed ecco anche il presepeeeee

o presepio come lo chiamavamo da piccoli

 

 

era tanto che non ne facevo uno, così come si deve, intendo, con sassolini, muschio, legnetti e la tipica carta montagna. Ho sempre amato il presepe, un amore ereditato da mia nonna materna, che era solita farlo sempre e comunque, anche quando le statuine che aveva (tutte in ceramica, allora si usava così), raccolte nel tempo, erano ormai scheggiate, o persino mozzate per colpa di noi "vandaletti", che usavamo giocarci un po' troppo. Il "suo" presepe di solito era in discesa (su tavolini di altezza diversa, messi sfalsati per creare l'effetto montagna), aveva un laghetto fatto con lo specchio, sul quale nuotavano le paperelle; c'erano anche animali di ogni tipo, spesso inadatti al luogo del presepe "reale", per lo più presi dai giochi di noi bambini, e adattati in sostituzione di quello che era andato perso o rotto in frantumi. E poi c'erano le solilte lucine, immancabili anche quelle. Penso proprio di aver preso il mio entusiasmo per il Natale da lei, nonché la mania degli addobbi, c'era un giardino condominiale lì a casa sua, che dava sotto la sua finestra, e nonostante fosse di tutti, era lei che ogni anno si prendeva la briga di addobbarne gli alberi - un pino e un abete, più altri di altro tipo, con le luci esterne, quelle a pallone variopinte. Che bello che era. 

Quest'anno m'è saltata la voglia di farne uno con i materiali da presepe. E' venuto fuori semplicissimo, piuttosto scarno, ma carino, con anche un fiumiciattolo a cascata che finisce in un laghetto (l'acqua l'ho fatta con la colla trasparente ) e le lucine a led che simulano i falò. L'idea del cielo ad emisfero mi è piaciuta particolarmente, lo rende più raccolto e, non so, anche più terrestre (data la forma). Manca una cometa, ma la metterò quanto prima.   Un po' arraffazzonato ma non mi dispiace.