mercoledì 3 luglio 2013

La strada verso i sogni

l'ho trovata su una pagina di Facebook e mi ha fatto riflettere molto. Perché in effetti è veritiera, e inoltre avvalora ciò che penso da sempre, cioè che non ci sia il destino a guidarci, ma che ogni vita si intrecci, o si unisca e si fonda, o si intersechi con le vite degli altri. Nel senso che ognuno di noi è di "intoppo" sul percorso della vita di qualcun altro, come altri lo sono della nostra. Ogni tanto sento qualcuno che sostiene convinto di non essere riuscito a realizzare i suoi sogni perché evidentemente non era destino. Ma non è così, se non è riuscito - o non ancora, non è finita finché non è finita - è perché evidentemente altre vite con altri obiettivi si sono intersecate con la sua. Se valutiamo questa immagine, tra noi e la realizzazione dei nostri sogni ci sono gli altri, a partire dai parenti, che in realtà non sempre ci ostacolano, specialmente i genitori, ma molto spesso lo fanno anche loro, per lo più in buona fede, magari agendo o parlando per il nostro bene ma comunque sia ci ostacolano. Poi ci sono i disfattisti, che possono essere impersonificati anche da chi meno si penserebbe, tipo un usciere comunale, tanto per dire, che ti comunica, risbattendotelo in faccia con totale indifferenza, che quel dato documento urgente a cui invece tu tieni tanto, così come lo hai presentato non può essere timbrato e approvato, quindi minimo ci devi tornare. E vai allora altro giro altro regalo, altre trafile, e altra perdita di tempo. Intoppi, contrattempi, disguidi, fraintendimenti, che ci si crea a vicenda, vuoi per invidia, vuoi per mantenere uno status sociale o un organico nell'ufficio in cui lavori, vuoi anche per affetto e timore che tu possa in seguito avere problemi. Una cosa però vedrei diversmente in questa vignetta: paura e colpa li metterei sparsi qua e là, perché spesso giocano un ruolo fondamentale sul nostro cammino, e siamo soltanto noi a doverle superare - cosa che richiede impiego di forze e di tempo - nessuno può aiutarci. La paura di un esame (che riguarda la società), la paura di non riuscire (aggravata dalla presenza dei pessimisti disfattisti sul tuo percorso), la paura di deludere (che ha a che fare con i parenti) e di essere deluso. Insicurezze e paure sono altri enormi ostacoli alla riuscita dei nostri progetti, e molto di frequente riescono persino a farci desistere e addirittura rinunciare ai sogni. Ma il più lo fanno gli altri, con le loro vite, che si incontrano con la tua, portando anche bene, spesso e volentieri, questo è da dire, ma spesso, purtroppo, intralciando il cammino, anche solo scoraggiandoti con una parola e rovinandoti il morale. Tuttavia, però, e per fortuna, osservando la vignetta, salta all'occhio che sotto la scritta "amici" non c'è nessuno (con arma in mano). Questo perché chi ti è amico non si metterebbe mai sulla tua strada con la mazza per ostacolarti, neanche per affetto. Piuttosto proverebbe, se riesce, a percorrere insieme a te il cammino verso i tuoi obiettivi, come tu faresti con i suoi. Dunque sono sempre più convinta che la vita umana sia come una rete, fatta non di rette parallele regolari che procedono affiancate, ma di linee nemmeno tanto rette che in modo imprevedibile si incrociano, si sovrappongono, si intersecano, si intrecciano, influenzandosi, spesso negativamente, a vicenda. Di buono però c'è che, di tanto in tanto, due linee si incontrano per fondersi tra loro e continuare il percorso insieme. Sono i punti in cui la vita crea, rinasce e riprende a fluire incontrastata. Ecco, al lmite al limite, proprio volendo considerarne l'esistenza, si potrebbe pensare che qui, in questi incontri di fusione creativa, possa risiedere un eventuale destino.

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