questa fase fondamentale nella vita quotidiana
di tutti gli esseri viventi, tranne forse pochi soggetti, tra cui io, che lo
ritengono una perdita di tempo. Mmmmma sono la prima a riconoscere che
quando arriva, c'è niente da fare, nemmeno riesco a tenere gli occhi
aperti, nel vero senso del termine. Mi chiedevo però una cosa. Vale a
dire, chissà come mai capita di dormire bene oppure male. Spiego. Ci
sono volte in cui dopo una dormita ci si sveglia come se si fosse
rimasti tutto il tempo sotto uno schiacciasassi, mentre altre in cui al
risveglio ci sentiamo come una fresca rosa. Sia che si tratti della
dormita notturna, sia che si tratti di una pennica pomeridiana, per
esempio, altrimenti detta "abbiocco". Per dire, stamattina mi sono
svegliata benissimo, ero riposata in tutti i sensi, fisicamente e
mentalmente, eppure non è stato diverso dalle notti precedenti. Dicono
"evidentemente hai fatto un buon sonno". Cioè, che vuol dire? O al
contrario, se ti svegli bastonato ti dicono che evidentemente hai
dormito male. In che senso? Ma sarà proprio così? O forse le fasi del
sonno sono tipo una giostra, su cui la mente gira gira alternando
momenti sì e momenti no, di rielaborazione di esperienze e fatti vari di
vita. Per cui, se ti svegli nel momento sì ti senti benissimo, se
becchi il giro no, l'unica cosa che vorresti è tornare a dormire. Ho
fatto questa pensata ricordando le (poche) volte che mi sono
addormentata il pomeriggio, di una in particolare che ricordo molto bene
e che risale al periodo in cui lavoravo. Alle 15 dovevo rientrare in
ufficio, quindi tra le 13, pranzo e breve siesta, il tempo era
contatissimo. Ebbene, spesso mi capitava di abbioccarmi e risvegliarmi
peggio di prima, nel senso più stanca e assonnata di quando mi ero
abbioccata. Quella volta invece no. Si trattò - ripeto, lo ricordo
benissimo - di un quarto d'ora di sonno, non di più, dopo il quale mi
sentivo meravigliosamente bene. Vuol dire forse che se mi svegliavo un
minuto prima O un minuto dopo probabilmente mi sarei sentita acciaccata?
Continuo a visualizzare il sonno come un cerchio, toh diciamo un
orologio, con la lancetta che si muove sulle tacche, alternando momenti
bui, brutti, negativi, a momenti di luce, belli, positivi. Se ti svegli
quando sta fermo su uno di questi ultimi, ti sembra di rinascere. Se
invece becchi uno di quegli altri, ti senti al contrario. C'è anche chi
dice, come diceva mia nonna, che se ti svegli male è "perché non hai
finito il sonno". Può darsi. Quando si viene svegliati di soprassalto è
una specie di trauma in effetti. Ma io resto fissa sull'idea sopra
esposta, del sonno come una giostra, e tu, sul tuo cavallino, passi zone
buie e zone di luce. Se, per un motivo o un altro, ti svegli in
corrispondenza delle prime, stai male, se invece ti svegli mentre
attraversi le seconde, stai benissimo. A
proposito di sonno, concludo raccontando di quella volta in cui io,
bambina in età scolastica - si parla delle elementari - una mattina mi
svegliai tardi e tutta contenta chiesi a mia mamma come mai non mi aveva
svegliata per andare a scuola. La sua risposta fu "dormivi così bene".
Oh, da quella volta ho riprovato altre mille almeno a "fingere" di
"dormire bene" (che non capivo proprio cosa volesse dire), cercando
posizioni che potevano sembrare rilassate al massimo, regolando il
respiro, insomma le provai tutte nella speranza che mia mamma mi
ritrovasse a dormire così bene.... da non mandarmi a scuola. Ma niente, non è accaduto mai più.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento