venerdì 3 maggio 2013

Il sonno

questa fase fondamentale nella vita quotidiana di tutti gli esseri viventi, tranne forse pochi soggetti, tra cui io, che lo ritengono una perdita di tempo. Mmmmma sono la prima a riconoscere che quando arriva, c'è niente da fare, nemmeno riesco a tenere gli occhi aperti, nel vero senso del termine. Mi chiedevo però una cosa. Vale a dire, chissà come mai capita di dormire bene oppure male. Spiego. Ci sono volte in cui dopo una dormita ci si sveglia come se si fosse rimasti tutto il tempo sotto uno schiacciasassi, mentre altre in cui al risveglio ci sentiamo come una fresca rosa. Sia che si tratti della dormita notturna, sia che si tratti di una pennica pomeridiana, per esempio, altrimenti detta "abbiocco". Per dire, stamattina mi sono svegliata benissimo, ero riposata in tutti i sensi, fisicamente e mentalmente, eppure non è stato diverso dalle notti precedenti. Dicono "evidentemente hai fatto un buon sonno". Cioè, che vuol dire? O al contrario, se ti svegli bastonato ti dicono che evidentemente hai dormito male. In che senso? Ma sarà proprio così? O forse le fasi del sonno sono tipo una giostra, su cui la mente gira gira alternando momenti sì e momenti no, di rielaborazione di esperienze e fatti vari di vita. Per cui, se ti svegli nel momento sì ti senti benissimo, se becchi il giro no, l'unica cosa che vorresti è tornare a dormire. Ho fatto questa pensata ricordando le (poche) volte che mi sono addormentata il pomeriggio, di una in particolare che ricordo molto bene e che risale al periodo in cui lavoravo. Alle 15 dovevo rientrare in ufficio, quindi tra le 13, pranzo e breve siesta, il tempo era contatissimo. Ebbene, spesso mi capitava di abbioccarmi e risvegliarmi peggio di prima, nel senso più stanca e assonnata di quando mi ero abbioccata. Quella volta invece no. Si trattò - ripeto, lo ricordo benissimo - di un quarto d'ora di sonno, non di più, dopo il quale mi sentivo meravigliosamente bene. Vuol dire forse che se mi svegliavo un minuto prima O un minuto dopo probabilmente mi sarei sentita acciaccata? Continuo a visualizzare il sonno come un cerchio, toh diciamo un orologio, con la lancetta che si muove sulle tacche, alternando momenti bui, brutti, negativi, a momenti di luce, belli, positivi. Se ti svegli quando sta fermo su uno di questi ultimi, ti sembra di rinascere. Se invece becchi uno di quegli altri, ti senti al contrario. C'è anche chi dice, come diceva mia nonna, che se ti svegli male è "perché non hai finito il sonno". Può darsi. Quando si viene svegliati di soprassalto è una specie di trauma in effetti. Ma io resto fissa sull'idea sopra esposta, del sonno come una giostra, e tu, sul tuo cavallino, passi zone buie e zone di luce. Se, per un motivo o un altro, ti svegli in corrispondenza delle prime, stai male, se invece ti svegli mentre attraversi le seconde, stai benissimo. A proposito di sonno, concludo raccontando di quella volta in cui io, bambina in età scolastica - si parla delle elementari - una mattina mi svegliai tardi e tutta contenta chiesi a mia mamma come mai non mi aveva svegliata per andare a scuola. La sua risposta fu "dormivi così bene". Oh, da quella volta ho riprovato altre mille almeno a "fingere" di "dormire bene" (che non capivo proprio cosa volesse dire), cercando posizioni che potevano sembrare rilassate al massimo, regolando il respiro, insomma le provai tutte nella speranza che mia mamma mi ritrovasse a dormire così bene.... da non mandarmi a scuola.:AddEmoticons04263.gif: Ma niente, non è accaduto mai più.

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