L'aquila
dalle ali mozzate e la volpe
di Esopo
Una volta un'aquila
fu catturata da un uomo. Questi le mozzò le ali e poi la lasciò andare, perché vivesse
in mezzo al pollame di casa.
L'aquila stava a capo
chino e non mangiava più per il dolore: sembrava un re in catene.
Poi la comperò un
altro, il quale le strappò le penne mozze e, con un unguento di mirra, gliele
fece ricrescere.
Allora l'aquila prese
il volo, afferrò con gli artigli una lepre e gliela portò in dono.
Ma la volpe che la
vide, ammonì:
"I regali non devi farli a questo che è già buono di
natura, ma piuttosto al padrone di prima, per rabbonirlo, affinché non ti privi
delle ali se ti acchiappa di nuovo".
[Esopo]
Morale:
Sta bene ricambiare generosamente i benefattori, ma bisogna anche guardarsi
prudentemente dai malvagi.
…… una delle più brutte favole mai sentite e con la peggior
morale. A parte la violenza del racconto, ma se il pazzo non capisce, come di
solito succede, perché chi è violento la natura non la cambia, gli fai pure il
regalo per averti mozzato le ali? Io avrei fatto e farei il dono a chi mi ha
curato, non il contrario! Casomai l'altro, se me lo ritrovo davanti, spenno io lui!
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