martedì 20 novembre 2012

Intolleranze alimentari



problema molto diffuso oggi come oggi, purtroppo. Il cibo è uno dei grandi piaceri della vita, se devi limitare anche quello non ci resta più niente. E lo dico io che sono difficile di gusti, qualitativamente se arrivo a 6 cose che mi piacciono davvero è già tanto, figuriamoci chi invece ama il cibo in ogni modo e maniera. Non dico che bisogna abusarne, questo non va bene di sicuro, ma l'intolleranza non è questione di abuso di cibo, è una reazione che con il tempo si genera in tutti, a quanto pare, e che di forza limita i tipi di alimenti che si possono ingerire. E non dipende più nemmeno da come vengono cucinati, è proprio il tipo di alimento che il fisico non tollera più. Ora, se a me ne piacciono 6, diminuisci diminuisci dove arrivo, a zero? Uno dei primi è il latte, e i suoi derivati, e questo per me ad esempio è un dramma. Ma so di persone allergiche, per dire, al pomodoro, o alla mela, alimenti che da che ricordi io, sono sempre stati tra i più leggeri e salutari. E' come se, ad un certo punto, il fisico reagisca male al fatto di aver assunto troppo di alcune sostanze (per dire, troppe proteine, troppi grassi, ecc), perché, davvero, sono volte in cui dopo mangiato ti senti come un pallone, tutto, compresa la faccia, e magari hai mangiato qualcosa a cui  mai penseresti di essere diventato intollerante. Da cosa dipenda esattamente non si sa. Io dico dallo stress. Mio fratello mi ci prende sempre in giro, perché secondo me dipende sempre tutto dallo stress. Embè, perché, non può essere? Per me anche i problemi alla tiroide, che sono seri davvero, dipendono in gran parte dallo stress. Che la mente domini sul corpo non sono mica io a dirlo. E poi, non ricordo dove, ho letto che se si mangia con il nervoso addosso, lo assimili male. Quante volte si mangia col nervoso, e di fretta. Non si contano. Tante cose dipendono dallo stress, e lo stress è una cosa comune a tutti, specialmente con i problemi quotidiani che da qualche anno a questa parte si sono notevolmente appesantiti. Forse dipende anche dalla qualità di cibi messi sul mercato oggi, e del prevalere di sostanze come glutine, o nichel, che da che sento, sembrano alla base delle intolleranze alimentari. L'ideale sarebbe coltivarsi tutto da sé, e magari avere una mucca o una capra da cui mungere il latte fresco.... vabè, è tanto per dirne una, però alla fine dei conti non sarebbe mica male come idea.
Comunque, dopo le mie divagazioni ipotetiche, aggiungo un bel link per informazioni più dettagliate e specializzate per documentarsi bene.




Nessun commento: