venerdì 20 luglio 2012

I contrasti della natura


mi riferisco ai colori, che sono tra le meraviglie più straordinarie della natura. I paesaggi attirano l'occhio innanzitutto attraverso i colori. E consideravo che anche il grigio acquista valore, anche il grigio, che rappresenta tristezza, malinconia, ha invece una sua bellezza viva e colorata. Non è solo fondamentale nei colori delle tempeste, lo è anche tra quelli di alba e tramonto, di tutti gli spettacoli naturali più belli. Nell'arco dell'arcobaleno, il riverbero dei 7 colori è interamente velato di grigio, ma senza di lui l'arcobaleno non sarebbe completo. Se ci si pensa: in primavera, spiccano i pastello, rosa, giallino, i colori stanno nascendo, o meglio rinascendo dopo l'inverno. Il cielo è celeste, il grigio, quello delle giornate di pioggia, non sembra grigio, ha una luce tutta sua. In estate tutto si accende. L'estate la vedo gialla, di un giallo accecante, ed è accecante anche il grigio degli acquazzoni (almeno per quanto ne ho ricordo :D), quelli brevi e fortissimi che stemperavano l'afa estiva. L'autunno, eh, l'autunno è la mia stagione. Da sempre, ad ogni passaggio da estate ad autunno, sentivo l'animo leggero, mi ricaricavano le prime piogge autunnali, l'aria fresca. In autunno il grigio è colorato. Il tempo sta cambiando in peggio, eppure l'aria non è mai grigia grazie al colore acceso e profondo delle foglie e degli alberi, rosso giallo oro e verde bosco....forse in autunno il grigio è meno grigio che mai. E infine si arriva all'inverno. Dove tutto è spoglio, ma è più il bianco a predominare, il bianco della neve è di un bianco che più bianco non si può. Ad ogni modo è all'inverno che appartiene il grigio, perché la natura dorme, ibernata dal gelo, in attesa di rivestirsi dei pastelli primaverili. Tutto è prevalentemente grigio. Eppure, pensate un attimo ad una giornata di sole invernale: è quasi più luminosa e colorata quanto una normale giornata estiva. 
Il grigio non è mai totalmente grigio.

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