sabato 30 giugno 2012

Diario di "bRoDo"

Io e OcchioLino.




qui si vede bene....e dire che sta guarendo. Non l'avrei detto, ma è una cosa piuttosto invalidante. Perché limita per parecchi aspetti. E ci mette una vita a passare. Per l'altro non è stato così, ci ha messo molto prima ad andarsene. Spero di non essere soggetta a sta cosa.....................
UNA DELLE COSE PEGGIORI
che si possano fare è quella di distruggere i sogni di qualcuno. Mi riferisco ad una frase che gira spesso e che io condivido, e cioè che le favole non insegnano ai bambini che i mostri esistono ma insegnano che i mostri possono essere sconfitti, e a certi discorsi che affermano che è "sbagliato" credere nelle favole. Perché è sbagliato? Ogni idea ha in sé il contrasto con il reale, allora non dovremmo avere idee e ideali? Francamente ho non dico odiato ma poco ci manca chi, quando ero piccola ma anche da grande, mi ha distrutto un'idea, con il solito atteggiamento glaciale tipo "svegliati, e scendi sulla terra". NO. Io sto bene dove sto, e non mi serve chi dice così per sapere com'è la realtà. Perché fare questo se crederci rende la persona felice? E' cattiveria assoluta, se permettono. Avendo vissuto così negativamente questo atteggiamento su di me, mi sono prefissa di insegnare a chi cresce a credere nelle favole, o meglio ad essere libero di crederci, e se ci crede, mai e poi mai sarò io a dirgli di scendere sulla terra. La fede è cieca, in ciò che sia, e questo è un fatto, è cieca, non ha bisogno di cose concrete per essere sentita, quindi non vedo cosa c'entri volere a tutti i costi "aprire gli occhi" a chi crede. Soprattutto e a maggior ragione se è piccolo. Preferisco che i bimbi crescano con la forte idea che tutto può essere risolto piuttosto che con il cinismo dei "piedi per terra". Per quanto mi riguarda, da me sarà sempre sostenuto nelle cose in cui crede, e gli insegnerò a farlo sempre e nonostante tutto. Anzi, no, non è che glielo insegnerò, lo sosterrò e basta, perché tanto lo imparerà da sé e sceglierà LIBERAMENTE se scendere dalle nuvole o rimanerci sopra come ho fatto io.
Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino.

(Ernest Hemingway)
 Così la penso. 

5 commenti:

mothy ha detto...

Betta lo pensavo anch'io, peró la maturità mi ha fatto capire bisogna calarsi nella realtà! Mi spiego: quando leggevo le favole facevo fede a ciò che leggevo e mi scomtravo già da piccola con la realtà, quindi mi rifugiavo nel mio mondo....oggi a 44 anni rileggo le favole ed ora capisco meglio il significato.....da bambina no :-( lo stesso ti dicevo tempo mi è capitato con i cartoni animati....
Il rischio che si corre a non avere i piedi per terra è farsi un mondo proprio ed isolarsi, perchè la realtà non collima con il nostro ideale di mondo....non per sciupare il mito delle favole, ma c'è un limite al sogno....bisogna imparare a vivere la realtà dando una propria impronta...io sogno ancora, credo alle favole ma....la realtà urla e non ci si può tirare indietro altrimenti si è fuori :-)

mothy ha detto...

Ah presa dalla riflessione, non ti ho detto del tuo occhio...ma è un orzaiolo?

§^_^§ ha detto...

hai detto bene, Angela, imparare a vivere. Ma non inculcare la cosa agli altri. Tu hai imparato da te come "affrontare" questa cosa, è di questo che parlo io. E non penso che chi sogna non viva la realtà, né che si isoli, assolutamente, è solo un suo modo di vivere, che ha imparato in base alle esperienze e al carattere come tu hai imparato a calarti nella realtà. Per dirti, due fratelli, due caratteri opposti, uno più concreto e l'altro sognatore: quello concreto tende a smontare il sognatore, e questo io non lo concepisco. Non andrò mai dal sognatore a dire svegliati che la realtà è questa, e ho odiato chi lo ha fatto con me. Si sveglierà lui, e deciderà come affrontare le cose, se continuare a credere nei suoi sogni oppure no. Se tu credessi in qualcosa io non verrei a sfasciarti questo tuo ideale solo perché vedo la realtà concretamente, con il solo risultato di distruggere una tua felicità, perché alla fine non è detto che vivere sia come dico io, è solo come io vivo la realtà. Così come non è detto che chi sogna non la veda la realtà, magari la vede anche di più, ma semplicemente sceglie di viverla con i sogni. Ai sogni, alla fantasia, non c'è limite, ed è sbagliatissimo metterci freno, l'unico loro limite è proprio la realtà, ma così si distrugge un'anima. Non esiste. Troppe persone ho visto mortificarsi e vergognarsi della loro sensibilità e della capacità di sognare per colpa di chi ha voluto ad ogni costo portarli "per terra". Insomma no. E' solo un diverso modo di concepire la vita, Angela. E nessuno modo che sia naturale nella persona può essere sbagliato se la rende felice. Così la penso e così mi muoverò.
Quanto all'occhio, no, non è un orzaiolo, è una blefarite. La sto massacrando a colpi di antibiotico ma persiste <_< anche se è in via di miglioramento. Alleluja!

mothy ha detto...

Betta, adesso per sopravvivere alla realtà, bisogna esserci dentro ed essere sempre in guardia....mi dispaice doverlo confermare, ma la vita mi insegna che bisogna essere calati anima e corpo nella realtà amara, dura, spietata....e se si è capaci, senza perdere l'orientamento cercare di concretizzare i propri sogni in essa...i sogni, le favole, rimangono un angolino privato, in cui ognuno può veramente essere se stesso.....ma la realtà URLA :-)

§^_^§ ha detto...

io invece ho imparato diversamente, Angela. La realtà non è sempre bella ma nemmeno sempre brutta, non urla sempre, a volte bisbiglia anche, ho imparato che a rovinarti la vita non è la vita ma le persone sbagliate, che purtroppo sono tante sul cammino di ognuno di noi. E le più sbagliate sono proprio quelle che impediscono, per eccessivo realismo, ad un animo sognatore, o meglio ad un carattere sognatore, di sognare. Tra le cose che mio padre, e mia madre, ci hanno dato c'è stata la libertà di crescere in base al nostro carattere, io in un modo, Domenico nel suo modo e Filippo nel suo, e, ti dico, siamo tutti e tre diversi, Domenico è realista di natura, io sono idealista e Filippo è addirittura cinico, è un sognatore rimasto deluso dalla realtà, e del suo cinismo mi dispiace troppo, Filippo aveva un carattere molto positivo, e invece ora è l'opposto, perché? Perché la realtà con le sue delusioni lo ha man mano indurito. Per questo dico, a chi cresce trasmetterò con tutta me stessa la libertà di essere come è, combatterò contro persone tipo quella imbecille della psicologa scolastica di Luna che ha affermato che Luna è immatura perché vuole le coccole (aveva 5 anni). Ma insomma, si tratta proprio di essere incompetenti, è tanto per dire qualcosa, perché non si può dire che una bimba di 5 anni è immatura! Risultato è che Luna si vergogna dei suoi sentimenti, capisci? Si vergogna della sua sensibilità. Per quanto mi è possibile, questa cosa la combatterò. A differenza tua, secondo me i nostri sogni non hanno solo un angolino, hanno tutto il posto che secondo noi meritano e che noi vorremmo dare loro. Come tu hai imparato a calarti nella realtà perché la realtà urla, io ho imparato che quando la realtà urla, come dice Romola, bisogna urlare più forte di lei. E i sogni e le idee sono il modo migliore per farlo.