mercoledì 13 giugno 2012

Grossman

"Mi ci sono voluti mesi per scoprire i fili invisibili del tuo umorismo. Un umorismo particolare, che si intrufola nelle tue lettere fischiettando e con le mani in tasca...
Senti, ti sei accorta che da quasi un minuto cerco di nascondere una felicità improvvisa e assurda? Le lacrime hanno lo stesso sapore, ma è come se sgorgassero da punti diversi...Uno sbocco di felicità che non ha giustificazione nelle cose che ti ho faccontato - semmai nel fatto incredibile che te le ho raccontate. All'erta! Tutti i reparti, allarme generale" Fuga di felicità! Cercherò di individuare il guasto!
No invece, no. Niente allarme generale. Voglio che questa felicità fluisca e voglio farmi trasportare da lei."

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"Negli ultimi anni ho persino smesso di sentire che a quelle donne racconto la mia storia come una lucertola rinuncia alla coda, per salvare l'anima. Mentre a te vorrei darla, perché è il contratto che abbiamo stipulato: anima per anima. Forse un giorno, quando sarò cresciuto, potrò farti il dono che ti aspetti e ricomporrò il tuo viso con questa storia."
(D. Grossman)

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"Naturalmente sarebbero subito sgorgate le lacrime. Il corpo è fatto così. Ma noi non avremmo ceduto, non ci saremmo arresi ai riflessi condizionati e alla burocrazia del corpo finché non fossero emerse le immagini più offuscate e remote delle nostre anime. Questo voglio ora. Vedere l'oscurità che c'è nell'altro. Perché accontentarsi, Myriam? Perché non chiedere, per una volta, di poter piangere le lacrime di un altro?"
(D. Grossman - Che tu sia per me il coltello)

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