martedì 6 dicembre 2011

Diario di "bRoDo"

buongiurjii
ALMANACCO
La data storica 
1929: il dirigibile tedesco Zeppelin compie per la prima volta il giro del mondo.
I Santi di oggi:  Emiliano 
Il proverbio di Oggi:  Parlare a nuora, perché suocera intenda 
........................................mah, il detto di oggi non lo capisco.

NATALE REGIONALE
Oggi Natale in tavola in:
Natale  Friuli
Nadal in place e Pasche in cjase.
Natale in piazza e Pasqua in casa.
-


è un'ingiustizia peròòòòòò (Calimero stava avantissimo)
TRA I POST CHE STO S"POST"ANDO
ho ritrovato questo: L'importanza del litigio.

"La parola cinese per conflitto è formata da due simboli: Pericolo e Opportunità. E’ solo utilizzando il conflitto in maniera naturale e costruttiva che si può sopravvivere al pericolo ed arrivare ad un punto in cui ci sentirci più sicuri nella relazione!"

Mi è stato passato questo link:
http://networkedblogs.com/6lRXN

è un articolo, di cui la frase sopra è un estratto, ed è estremamente interessante. Considerando che molte persone temono il litigio, lo evitano per non avere problemi. In questo link si spiega invece quanto possa essere importante, sia perchè liberatorio, sia perchè, se costruttivo, fondamentale per superare gli scogli e andare avanti.

Litigare non è mai bello. E' stressante, spesso angosciante, e peggio è quando è inutile. Però che sia in qualche modo liberatorio, ci sta. Alle volte scoppiano discussioni per cose davvero futili. Probabilmente è solo un modo per le persone coinvolte di sfogare un accumulo di tensioni generale di cui magari non ci si rende conto. E quando è così, è importante avere un interlocutore, fosse pure un estraneo, perchè sfogarsi per proprio conto, isolati, serve a poco e a niente. Almeno gran parte delle volte. Comunque l'articolo è interessante. 
BASTA VOLERLO
condivisa da Romola su Facebook. Geniale.
perchè amo l'ottimismo, e la capacità di credere nei sogni e che si possano realizzare. In fondo, basta volerlo.

12 commenti:

popa ha detto...

il proverbio di oggi è il motto delle persone che non hanno il coraggio di essere dirette, o si lasciano una via di scampo nel caso le loro parole abbiano una reazione negativa su chi vogliono effettivamente colpire...mi spiego meglio: se io voglio rimproverarti o colpirti in un tuo punto debole, o... parlando con te,addebito la cosa ad un altra persona sicura che tu intendi che parlo di te,... o parlo ad altre persone in tua presenza, senza rivolgermi a te,marcando le cose che vorrei dirti ma non oso...Ecco perchè parli a nuora, perchè la suocera ti ascolti...
non so se sono riuscita a spiegarmi, ma sintetizzo il concetto in due parole: vigliaccheria e ipocrisia...
e questo ben si lega alla seconda considerazione del tuo diario odierno,perchè molte persone non vogliono litigare, sacrificando la chiarezza, ma, nello stesso tempo, non vogliono nemmeno rinunciare a vendicarsi così subdolamente....
A presto...

mothy ha detto...

Ciao amiche, mi piace questo proverbio, allora se voglio dire qualcosa alla suocera di Sonia, lo dico a Sonia, ah ah ah ah ah ah.........baci

popa ha detto...

Se Sonia non l'ha già cotta con le patate, assicurati che lei sia presente...ah.ah.ah.ah...

§^_^§ ha detto...

ah....<_< altra bella categoria di persone <_< E dire che io ci ho pure avuto a che fare.
proprio non lo conoscevo. E ho stentato a capirlo, là per là pensavo si riferisse a chi se la prende con le persone diciamo più innocue, e dalle quali più probabilmente non avrà ritorsioni, invece di attaccare quelle più pericolose che sicuramente reagiranno male. Non avevo capito un tubo, in pratica :D Come "chi disprezza compra" che mi sembra assurdo perchè almeno io non ho mai comprato quello che disprezzo :D Scherzi a parte c'ho messo tempo a capire che si usa per dire che si "finge" disprezzo per quello che in realtà si vorrebbe ma non si può avere. Comunque è un altro proverbio che non mi piace, tipo questo qui di oggi, perchè descrivono una categoria di persone da evitare.
ahahahaha la suocera al forno con le patate è comicissima. Sia chiaro però che alle patate non si può dire niente -_- so' troppo buone :D

torta ritorta ha detto...

A Roma lo si usa in un altro modo:"lo dico a te figlia,perché tu nuora intenda"
E a me piace la diplomazia che vi si usa!
Mia nonna, che aveva 6 figlie femmine e un'unica nuora, lo metteva spesso in pratica.
Esempio:
Mio figlio piccolo e' particolarmente insofferente al rumore delle posate sulle stoviglie.
Mio marito a volte si assenta di capoccia e sembra Tullio De Piscopo alle percussioni.
Se mio figlio gli dice qualcosa,lui si offende, ma di brutto:-)
Allora quando il concerto diventa esagerato, mio figlio mi si rivolge dicendo:" ma'?dove suoni stasera?"
Io rispondo con"scusa scusa ero distratta" mio marito fa attenzione e non si offende.
Oppure,se a volte arrivo in ufficio e non mi sento bene, lo comunico a voce udibile alle mie colleghe,facendo in modo che le cape odano e capiscano che non e' il caso che stressino piu' del solito.
Lo usiamo per poter far capire qualcosa a chi potrebbe offendersi, dicendolo a persone con le quali si ha un rapporto piu' intimo... O no?

torta ritorta ha detto...

Sai quante problemi si sarebbero potuti evitare se mia suocera avesse INTESO senza costringermi ad arrivare al fondo del barile?
Quante volte ho cercato di farle capire con modi urbani quello che avrei voluto... Poi alla fine io sbotto e divento la cattiva!
Faccio un esempio
Quando mia suocera aveva l'abitudine di far assaggiare il cibo a mio figlio durante lo svezzamento usando il cucchiaio che si e' appena tolto dalla bocca, e a me faceva schifo la cosa,cercavo di fargli capire che non era igienico non facendolo neanche io e mettendole davanti il cucchiaino di Andrea.
Una volta le dissi che il pediatra mi aveva detto di non utilizzare le stesse posate di altre persone con Andrea perché il bimbo aveva poche difese immunitarie,lei continuava a sbavucchiare nel cucchiaio dicendo che tanto lei stava bene.
Quando e' nato Fulvio, le ho detto chiaro che non volevo che usasse le sue posate per imboccare Fulvio e lei si e' offesa a morte raccontando la cosa a tutti a modo suo.
Se in quella situazione fosse stato il figlio, che sapeva le cose, a fiele: mamma, non usare le tue posate per Andrea,forse i seguenti 27 anni sarebbero stati diversi

torta ritorta ha detto...

Non so perché ho scritto fiele,volevo scrivere "dirle".
Lapsus o dislogia?

popa ha detto...

...Appunto!!! Possiamo usare tutta la diplomazia di cui disponiamo, ma se dall'altra parte la connessione è discontinua o del tutto assente,hai voglia a parlare a figlia perchè nuora intenda, finisce che devi essere diretta e certe persone ottuse si ritengono anche offese...e da qui scaturisce un altro proverbio: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire :-)

popa ha detto...

Visto l'argomento, sicuramente un lapsus freudiano :-)

§^_^§ ha detto...

:D ah ma Sonia, visto in quel modo là questo detto risulta anche simpatico. Dire qualcosa a battuta rivolgendosi ad un'altra persona è ironico e sdrammatizzante :D mi piace.
Ah guarda, io NON SO essere diplomatica. E' caratteriale. Non riesco a "far capire", se è dico direttamente, senza tanti giri, ovviamente non brutalmente perchè non è da me nemmeno questo, ma direttamente sicuro, e cerco di farmi capire più che posso. Ovviamente poi dipende dalla capoccia che ho di fronte. Per lo stesso motivo, voglio che mi si parli direttamente e chiaramente, proprio NON SOPPORTO chi usa frasi dico-non dico che io dall'altra parte "devo capire". Inutile non le capisco e non mi ci metto. Che poi parlando della versione "ipocrita" di questo proverbio, spesso mi sono ritrovata persone che usano il dico-non dico senza nemmeno dire a chi si riferiscono, per cui neanche puoi rispondere a tono. E questo lo sopporto anche meno. I tuoi tentativi di "far capire" diplomaticamente a tua suocera derivano dal fatto che sei una persona rispettosa, chiunque sia la persona che ti sta davanti.
COmunque Sonia, tu sei una persona trasparente. E' incredibile, lapsus o dislogia, evidentemente ti escono termini che il tuo subconscio associa all'argomento, ed escono fuori da sè sostituendosi a parole che non c'entrano niente. A me questo fa pensare ad un libro aperto, una persona limpidissima.

PS: io invece più che dislessica e dislogica sono dispensierica <_< sto talmente intasata che mi escono frasi a metà, parole interrotte, scrivo e poi cancello e riscrivo lasciando parole precedenti. Insomma un caos.

torta ritorta ha detto...

Elas,era tanto che volevo chiedertelo, ma blogsot come calcola il successo di un blog?
Numero contatti o nmero commenti o tempo dipermanenza o voti???
Per esempio, io che ho spesso dei post scriptum, mi devo contenere perché potrebbero essere considerati spam?
Insomma,non vorrei spam arti ;-) ^_^

§^_^§ ha detto...

no no vai tranquilla Sonia, tu poi qui sei di casa decisamente. Comunque ho settato io commenti liberi rimettendomi al buon senso di chi posta. Blogspot ha molti limiti nella programmazione, francamente, ma non interviene granchè, nemmeno sui commenti, fa scegliere al blogger le opzioni di blocco e antispam se vuole settarle o meno, il che mi va, perchè le limitazioni in questi casi non le amo, ripeto, sono le persone che ""dovrebbero"" autoregolarsi. Poi tra il dire e il fare...