venerdì 18 novembre 2011

Diario di "bRoDo"

BUONGIORNOOOOOOOOOOOOO!
Io non capisco cosa succede. Il tempo mi sembra volare tra le mani. E non combino niente, per cui non mi rendo conto di come caspita ha fatto il tempo a passare. Forse passa mentre penso di fare questo e non lo faccio, penso di fare quello e non lo faccio. così.
NIENTE TABU', MA ETICA PERSONALE SI'
Anni fa, nel 2005, per l'esattezza, ho avuto uno stravolgimento di visione delle cose. Spiego. Ho capito che per me non contano formalismi, anzi li detesto, non conta la forma, anzi la detesto, nè le convenzioni, che limitano soltanto e chiudono la mente e l'anima. E non è che io faccia una vita di trasgressioni, anzi, ma perchè per me tutto questo non vuol dire volere una vita trasgressiva. No, solo niente tabù, i tabù generano e alimentano solo ipocrisia. Però, voglio dire, un'etica ci vuole. Nel senso, io posso andarmene in giro rotolando per strada calpestando ciò che trovo, posso scegliere di essere quello che voglio, è poi la mia etica a permettermi di esserlo o meno. Voglio istruirmi per me stessa, per la mia persona, per rispetto verso di me innanzitutto, che si riflette poi anche sugli altri. Se non lo faccio, il danno è innanzitutto mio. Posso decidere di non farlo, nessuno impedisce niente, ma poi ne pago le conseguenze. Questo è. E' la mia etica che mi guida, queste cose non possono essere regolate dall'esterno, non hanno regolamenti - tipo i tabù - questo si può questo non si può. Infatti spesso i regolamenti "esterni" vengono violati - es. ; qui non si fuma e c'è quello che prende e si mette a fumare - ma da chi? da chi non ha una sua etica, non ha dei valori personali che gli impediscono di violare le regole "esterne". E chi non ha un'etica personale, violerà sempre tutto, considerandolo libertà, e magari nascondendolo dietro una facciata ipocrita del "l'importante è che non si risà in giro". Eh no, tu lo sai, e questo dovrebbe bastare, nessun regolamento esterno dovrebbe dirtelo, quindi se parli così, significa che un'etica tua, una linea di comportamento tua, non ce l'hai. Un conto è non volere regolamenti dettati dall'esterno per esprimersi appunto senza tabù, senza paure di andare all'inferno, un altro è fare questo senza però avere un proprio regolamento interno. Quando è così, nessun tabù, nessun regolamento serve a niente. Il vero regolamento di comportamento è personale, ed è l'etica, cioè dire che la mia libertà finisce dove inizia la tua, e sapere che questo potrei farlo ma non voglio, perchè farlo sarebbe mancare di rispetto a ciò che credo e sento, cioè alla mia etica. La vera libertà della persona sta proprio in questa possibilità di scelta.
AGIRE SENZA SAPERE COSA SI VUOLE DAVVERO
è il modo più sbagliato di vivere. Se sai cosa vuoi, lo dici, onestamente, e magari non lo ottieni, ma puoi comunque andare avanti, senza lasciarti pezzi indietro, sai di non aver ottenuto quello che volevi, magari lo troverai più in là. Se invece lo nascondi, o non lo dici proprio nel timore di NON ottenerlo, ti porterai dietro (e dentro) questo tuo tacere, questa disonestà e finzione, tanto che in futuro non solo non ti ritroverai quello che vuoi davvero, ma anche il fatto di averlo negato, quindi rancore, delusione, angoscia, e peso. E non si può costuire il futuro su queste basi.
non so come farlo capire. Se sapessi disegnare lo disegnerei.
MA SANCARLO(QUELLO DELLE PATATINE!)
perchè certe persone pensano che quando viene dato loro qualcosa è per avere qualcos'altro in cambio? Ci sarà pure chi lo fa, ma c'è anche chi non lo fa, casseruola. Che uno dà per il piacere di dare, o fa per il piacere di fare, perchè è più difficile da credere del fatto che ""sicuramente"" c'è qualche interesse dietro? Ma che interesse ci vuole essere?? Uffaaaaaa.
DAVVERO MI RENDO CONTO CHE A VOLTE
l'unica soluzione a tutto è il silenzio. Sì è così.

SOLO CHE IO NON CI RIESCOO


2 commenti:

mothy ha detto...

nEANCHE IO RIESCO A STARE IN SILENZIO, PER QUANTO MI IMPONGA, A VOLTE, DI FARLO E' PIU' FORTE DI ME.
Condivido ciò che dici a proposito di etica, tabù. Io ho smesso di vivere in base a canoni prestabiliti (chissà che dice la gente, chissà se se la prendono, chissà, chissà)Un giorno mi sono ritrovata e chissà, ho deciso di rispettarmi e di vivere non snaturandomi. Eccomi qua, una persona che vive secondo le sue idee, sempre nel rispetto di sè e delle regole di convivenza etica e civile.TI SEMBRO, MICA, UNA BRUTTA PERSONA?????? :-)))))))

§^_^§ ha detto...

ASSOLUTAMENTE NO! :DDDD
Ti quoto al 100%. Io non dò ascolto a chi non mi conosce e non dò peso ai giudizi altrui, e mi rompe tantissimo quando gli altri con il loro modo di fare, fanno del male e se ne fregano. Ma sai cos'è, Angy? che purtroppo il mondo gira così, molti, troppi direi, si fanno condizionare dal giudizio altrui, e questo mi demoralizza, specialmente quando si tratta di persone che conosco e stimo. E tanto più quando vedo che queste persone seguono talmente tanto le convenzioni e le opinioni degli altri da arrivare a rovinarsi la vita.