giovedì 25 febbraio 2010

Celiachia

Cosa è la celiachia


La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.

L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 400 mila, ma ne sono stati diagnosticati intorno ai 85 mila. Ogni anno vengono effettuate cinque mila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%.

Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni.

La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.

---------------------------------------
Mi è venuta in mente questa cosa perchè mio nipote Luciano deve fare le analisi per la celiachia. Prima di ora non ne avevo mai sentito parlare, francamente, e anche se è solo di controllo, questo fatto mi mette apprensione. Sarà che sono letteralmente fifona quando si tratta della salute dei miei cari. Con me stessa no, ho affrontato sempre operazioni o altre situazioni a testate, presto e fatto, ma se si tratta di qualcuno a cui tengo vado in tilt. Comunque, non per fare polemica, ma a me oggi come oggi sembra che ci siano tante fissazioni, specialmente sul mangiare. Mio nipote, come TUTTI I BAMBINI, mangia volentieri merendine e patatine, ma nei pasti è un disastro, difficile e schizzinoso (e su questo siamo uguali, io lo sono tutt'ora, da sempre). Però ecco, non mangia le uova, lui stesso ora è convinto che non gli fanno bene. Non è vero. Sempre senza intenzioni polemiche, com'è che prima tutti sti problemi non c'erano? I bambini mangiavano di tutto (e lo dico io che qualitativamente sto messa male, mangio poche cose, e di quelle mi abbotto), e crescevano sani e forti, oggi invece si ha paura di tutto, ci sono migliaia di allergie. Non può essere che questo derivi dal fatto che "l'uovo fa male", "il latte fa male", quasi tutto fa male per cui il fisico non si crea le giuste difese e diventa allergico a tutto?

PS: "occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di farina da ogni piatto." Nooooo!! Vabè. io morirei di fame.

4 commenti:

Eleonora ha detto...

Tranquilla, la celiachia è una cosa seria ma ci si convive tranquillamente e ormai esistono un sacco di prodotti apposta per i celiaci (anche pasta, pane, dolcetti). Mio cugino e la mia migliore amica sono celiaci e se la cavano alla grande.

§^_^§ ha detto...

Grazie Ele. Lo so che non c'è da preoccuparsi, è solo che è talmente diffusa, e a volte diventa una paranoia, nel senso, alcuni arrivano a fissarsi, a stare troppo atteni agli ingredienti, se c'è quello, se non c'è quell'altro, e mi dispiace se mio nipote, così piccino, si faccia ste paranoie già da adesso.

Silvia ha detto...

E' vero che una volta si mangiava di tutto, però il cibo era meno pieno di schifezze (io ho sempre avuto la fissa di leggere le etichette - ognuno ha i suoi problemi eheh - e mi sembra di ricordare che quand'ero piccola l'aranciata aveva meno ingredienti, ma dovrei accertarmene). Ora ci sono additivi ovunque, non si trova neanche più del gelato artigianale che non abbia ingredienti chimici di vario tipo. Probabilmente l'organismo reagisce a queste cose, non a latte, uova ecc (un mio amico è allergico ad alcuni additivi e non può mangiare una marea di cose, compreso l'olio d'oliva se non sa come viene prodotto).
A questo si affianca la paranoia (o stupidità) dei genitori: ho sentito dire, ad esempio, "mia figlia è gonfia, le farò fare il test per le intolleranze", quando magari mangia troppo e non è gonfia è sovrappeso!!!
In più sono convinta che molte cose c'erano anche prima, ma non venivano diagnosticate.
Quello di cui non mi capacito è che dei bambini abbiano già ossessioni alimentari... ma che messaggi gli siamo trasmettendo!? Sigh

§^_^§ ha detto...

Quello di cui non mi capacito è che dei bambini abbiano già ossessioni alimentari... ma che messaggi gli siamo trasmettendo!? Sigh


Esatto, Silvia. Questo mi dico anch'io. Considera che Lucianino va trovando le cose "senza uovo". Di già?? Ad esempio, mia mamma nel tentativo di ampliargli la gamma di cibi per abituarlo a variare, gli fa la cotoletta, che lui mangia volentieri, solo che la vuole "senza uovo". E inizia a fissarsi. Mi sembra un po' troppo piccolo per simili preoccupazioni. Devo però anche dire che mio fratello è tutt'ora in cura (permanente) perchè reduce dal crohn, quindi in famiglia vivono un po' tutti con questo timore.