martedì 15 settembre 2015

IN CUCINA NON TUTTI SANNO CHE.....



CETRIOLO
Questo vegetale era conosciuto fin dall’antichità e sembra crescere spontaneo in alcuni luoghi alle pendici dell’Himalaya. Lo coltivavano gli Egizi e successivamente fu conosciuto dai Greci e dai Romani. La pianta che lo produce ha il fusto erbaceo con andamento rampicante; le foglie sono grandi e palmate. Il frutto è di varie dimensioni, di colore verde, in alcune varietà bianco; la forma è cilindrica oblunga. La buccia, con piccoli rilievi striati quando sono immaturi, diventa liscia a maturazione. La polpa è bianca, soda, croccante e ricca di molti semi centrali distribuiti su tutta la lunghezza. Il cetriolo è consumato generalmente crudo, conservato in salamoia o sott’aceto (in questo caso però va colto immaturo, cioè molto piccolo).
CONSIGLI
Quando acquistate i cetrioli fate attenzione che non siano troppo maturi e grossi, poiché sono più acquosi e meno saporiti; in questo caso dovrete consumarli tagliandoli a dadini dopo aver tolto tutti i semi.
Per valutarne la freschezza, controllate che siano duri al tatto e con la buccia perfettamente liscia.
I cetrioli di forma cilindrica sono più dolci di quelli di forma affusolata.
Per togliere l’amaro basta mettere le fettine a strati in un colino, salare tra uno strato e l’altro con sale fino, poi sciacquare dopo almeno un’ora con acqua fresca. Questo procedimento rende i cetrioli anche più digeribili, ma meno croccanti.
Sempre per togliere l’amaro potete mettere le fette a bagno nel latte per circa 10 minuti.
Il loro gusto sarà più forte se li salate poco prima di servirli a tavola.
Se li conservate sotto aceto, forateli con un ferro da maglia per far penetrare meglio il liquido.
Se nel contenitore di vetro mettete anche semi di senape nera, i cetrioli non formeranno muffa.
La buccia del cetriolo è lassativa e può essere irritante per certi intestini fragili. Prima di consumarlo è meglio sbucciarlo.(da Frate Indovino)

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