venerdì 31 luglio 2015

Il CIELO d'ESTATE


Le costellazioni estive
Il Triangolo estivo
Il Triangolo Estivo è un asterismo molto ben visibile durante tutta l’estate. Ha dimensioni molto maggiori rispetto a quelle del Grande Carro ed è formato da tre stelle molto luminose (Vega, Altair e Deneb) appartenenti ad altrettante costellazioni (rispettivamente Lira, Aquila e Cigno). Queste stelle sono di un colore azzurro scintillante e sono poste in modo da formare un triangolo. Il triangolo è facilmente individuabile, nelle notti limpide, anche perché ricade sulla scia luminosa della Via Lattea in un tratto ricco di deboli stelline di sottofondo. Per trovarlo partiamo dal Grande Carro: localizziamo l’ultima stella del timone (cioè quella più lontana dal carro); ruotiamo in senso orario di 90° rispetto al timone stesso e prolunghiamo questa distanza sette-otto volte fino ad arrivare al centro di un triangolo quasi isoscele i cui vertici sono evidenziati dalle tre stelle che stiamo cercando (vedi figura).
Vega, la stella più luminosa delle tre, appare nelle sere di agosto perpendicolare al suolo (quasi allo zenit). Essa è la quinta stella più luminosa visibile dalla Terra ed è relativamente vicina al nostro Sistema Solare, trovandosi a soli, si fa per dire, 25 anni luce di distanza. La stella meno luminosa delle tre − quella che è collegata a Vega dal lato più corto del triangolo − è nota come Deneb; si trova a cavallo della Via Lattea ed è anche la più settentrionale del triangolo. In realtà, Deneb è una delle stelle più brillanti della nostra Galassia, ma ci appare meno luminosa di altre in quanto è anche estremamente lontana (si stima la sua distanza intorno ai 2500 anni luce). La terza stella, quella del vertice meridionale, è nota col nome di Altair; è riconoscibile e distinguibile anche per la presenza di due stelle disposte sui suoi lati opposti, una delle quali è assai più luminosa dell’altra. Essa ci appare come la dodicesima stella del cielo in ordine di luminosità ed è distante dalla Terra 17 anni luce.
CURIOSITÀ: Per misurare le dimensioni e le distanze celesti si usano gradi, minuti e secondi. Tenendo il braccio teso, una mano spalancata di un uomo adulto ha un’apertura di circa 25° calcolando la distanza tra la punta del pollice e quella del mignolo, che corrisponde all’incirca alla distanza tra la prima e l’ultima stella del Grande Carro nell’Orsa Maggiore. Nel disegno le altre misure approssimative.

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