venerdì 14 novembre 2014

Il melograno


 
IL MELOGRANO O MELAGRANA
Il melograno è una pianta la cui origine si trova narrata in numerose culture, in un intreccio di miti e leggende che coinvolgono diversi personaggi mitologici greci, latini, egizi, babilonesi con differenti simbolismi. Una di queste leggende racconta che la pianta fu un prodigio della “Grande Madre”, simbolo di fecondità, morte e rinascita. Sempre in epoca arcaica, il frutto era associato alla figura di Rhoiò, la quale buttata in mare dal padre, riuscì ad approdare sulla costa per buona sorte e generò Vino, Ulivo e Grano. Si narra, inoltre, che il succo della melagrana sia il sangue del dio Dioniso e, proprio in suo onore, Afrodite, dea dell’amore, la piantò sulla terra. Le antiche culture, attirate dal particolare colore brillante e scarlatto dei semi del frutto e dalla robustezza della pianta, erano convinte che derivasse realmente da un miracolo. Le sue proprietà benefiche erano state già scoperte da Ippocrate. La radice cotta nel vino veniva usata come vermifugo e la buccia veniva utilizzata in caso di intestino pigro. Il melograno, originario dell’India, coltivato nelle zone caucasiche, si diffuse in tutto il Medio Oriente e grazie ai mercanti Fenici, invase tutto il Mediterraneo. Nel ‘700, gli Spagnoli lo fecero conoscere negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il simbolismo, questo coglieva il colore rosso come di sangue e il numero elevato dei semi, messaggio di fertilità e immortalità. Così, ad esempio, nella tradizione persiana rappresenta la vita, la rigenerazione ed il matrimonio. Nel giudaismo si dice che i semi del melograno siano 613 e corrispondano ai 613 comandamenti della Torah. Nel canone ebraico, questo frutto corrisponde al sabato, settimo giorno sacro, compimento della creazione e a Saturno, dio del riposo. Nell’Antico Testamento è simbolo di femminilità, fecondità e prosperità. Secondo la simbologia cristiana e cattolica, esso rappresenta la fecondità, l’umiltà, la carità, l’unione di tutti i figli della Chiesa. Tutt’ora, in Dalmazia, lo sposo trapianta la pianta di melograno dal giardino del suocero nel proprio, come augurio di una prole numerosa. La sposa, in Turchia, scaglia a terra una melagrana e il numero dei grani che escono rappresentano il numero dei figli che essa concepirà.

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