domenica 9 novembre 2014

Fin dai tempi dei Faraoni

 
    L’USA E GETTA RISALE AI FARAONI

    Tra gli utensili pervenutici dal mondo antico, vi è un coltello di piccole dimensioni con la punta ricurva. Usato come strumento per la rasatura nell’Egitto dei Faraoni, è stato datato dagli studiosi al 3000 a.C. All’epoca della sua fabbricazione, l’oggetto dovette rappresentare una rivoluzione per chi aveva l’abitudine di radersi con le rudimentali spatole, ottenute dalla levigatura di conchiglie. Le innovazioni vennero dagli Etruschi, che sidotarono di uno strumento a forma di mezza luna, per facilitare l’asportazione dei peli in punti difficili del contorno del viso; e dai Romani, che introdussero il rasoio “a serramanico”, la cui impugnatura, generalmente in osso, diventava la custodia della lama. La comparsa dell’acciaio rese tutto più semplice, favorendo, verso la fine del XVII secolo, la produzione di rasoi a lama fissa, utilizzati dai barbieri inglesi che se ne avvalevano anche per piccoli interventi chirurgici, effettuati sui clienti. Il perfezionamento dei rasoi avvenne nel Regno Unito. La zona di Sheffield, nel South Yorkshire, detiene il primato di aver introdotto, nella seconda metà dell’Ottocento, l’attuale forma a T, rimpiazzando il rasoio cosiddetto “a mano libera”, inventato nel 1770, dal francese Jean-Jacques Perret. La strada era ormai spianata e, nel 1895, l’inventore americano King Camp Gillette depositò il brevetto del rasoio a lama sostituibile. Una lama che, oggi, definiremmo usa&getta, trovava collocazione in un alloggiamento nella testa del rasoio. Ancorata la lama su appositi perni, fuoriuscivano solo i lembi affilati, garantendo così all’utilizzatore una maggiore sicurezza nell’uso quotidiano dello strumento. Il ritrovato ottenne un tale successo che, durante la Prima Guerra Mondiale, il rasoio di Gillette entrò nell’equipaggiamento ordinario dei tre milioni e mezzo di soldati americani. (Frate Indovino)

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