sabato 11 ottobre 2014

La bicicletta

Sabato 11 Ottobre 2014
S. Giovanni XXIII papa
S. Maria Desolata vergine
Pugno di ferro in guanto di velluto
Il sole sorge alle 07.17 e tramonta alle 18.35
 

BICICLETTA
Leonardo da Vinci ha lasciato un disegno simile ad una bicicletta, ma il progetto restò sulla carta. Diverso destino ebbe il celerifero, realizzato tre secoli più tardi e ritenuto l’antenato della bicicletta. Un aristocratico di nome Mède de Sivrac assemblò un’asse di legno e due ruote, denominando il curioso risultato “célérifere”, che nella traduzione suona come trasporto veloce. Il veicolo non era affatto veloce: azionato dalle gambe di un uomo per scalciamento, non c’era la possibilità di direzionarlo, perché privo di manubrio, e sostituito all’epoca da un fascio di crini. Impossibile dunque curvare senza scendere dalla sella e orientare il veicolo nella direzione voluta. Forse si trattava solo di uno strumento ludico usato da nobili e borghesi. La vera antenata della bicicletta fu la più celebre “draisienne”, nome coniato in onore del suo inventore, il barone di origine tedesca Karldrais von Sauerbronn, che la presentò al pubblico nel 1818. Fu poi perfezionata dal fabbro scozzese Kirkpatrick Macmillan, che aggiunse i pedali evitando così a chi era alla guida di ricorrere ai piedi per imprimere alle ruote il movimento. Ma, si trattava ancora di un movimento non rotatorio. Tutto migliorò con la nascita, quarant’anni più tardi, del “velocipede” del fabbro artigiano Pierre Michaux, che nel 1861 applicò al mozzo della ruota anteriore della sua “draisienne” due manovelle su cui posare i piedi per dare spinta continua al veicolo. Così, nella bicicletta i pedali trascinano la ruota posteriore tramite una pedaliera e una catena di trasmissione.(Fra Indovino)

Nessun commento: