mercoledì 22 ottobre 2014

Gli occhiali


 bellissimo post!!
IN SOFFITTA HO TROVATO…
GLI OCCHIALI DEL NONNO
“Protesi di uso comune” è il termine più esatto per definire gli occhiali. E la riprova sta nel fatto che senza gli occhiali a cui ricorriamo per leggere, lavorare e svagarci, ci sentiamo ogni volta persi e in difficoltà, come se fossimo privi di qualcosa che è ormai parte integrante del nostro corpo. Per una sorta di indispensabile prossimità, ricorriamo persino ai cordini, unendoci indissolubilmente alle nostre lenti con montatura. Colui che introdusse gli occhiali intesi come correttori dell’astigmatismo fu, nella prima metà dell’Ottocento, il medico olandese Franciscus Donders, che applicò su apposito telaio lenti circolari e prismatiche. Gli studi approfonditi sulla fisiologia e la patologia dell’occhio, rivelarono a Donders che l’astigmatismo era causato da malformazioni superficiali della cornea e del cristallino. Le sue lenti pertanto correggevano le anomalie della rifrazione oculare, permettendo di migliorare sensibilmente la percezione del mondo esterno. La diffusione su larga scala degli occhiali in Italia e la prima industrializzazione del prodotto, si devono ad Angelo Frescura. Intraprendente artigiano di Calalzo di Cadore, Frescura è considerato il fondatore, nel 1878, di quell’attività che all’epoca prese il nome di occhialeria. L’esperienza acquisita a Padova nel periodo in cui fu titolare di un negozio di materiale ottico, stimolò in lui la felice idea di consociarsi con il fratello Leone e con Giovanni Lozza per la fabbricazione di montature in osso, su cui applicare lenti sia da vista che da sole.

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