lunedì 15 settembre 2014

La vite


VITE
La diffusione della vite nel mondo è strettamente legata a motivi religiosi. Infatti, sia presso gli antichi Greci che presso i Romani le rispettive divinità di Dionisio e Bacco erano protettori dei dolci grappoli e del loro gustoso succo. Anche in Egitto, la vite era sacra e la dea Hathor prendeva il posto di Bacco. I Romani ebbero un culto sacro per la Vite (“sacra vitis”, la chiamò Orazio) e proprio essi raccolsero la consuetudine instaurata da Nabucodonosor di Babilonia di versare fiumi di vino durante i sacrifici religiosi. Quando si trattava di purificare un campo da coltivare per la prima volta, l’agricoltore romano vi versava molto vino. Consuetudine questa arrivata fino ai nostri vecchi di 50 anni fa, che per festeggiare la mietitura, la vendemmia o altri raccolti, come per l’inaugurazione di una casa nuova, versavano gocce di vino intorno. Poi, se poche gocce, per sbaglio, fossero cadute in terra, si considerava questo segno di prosperità e di abbondanza. È stato proprio il cristianesimo a contribuire alla diffusione della vite in tutto il mondo. Non dimentichiamo che il vino è elemento essenziale nella celebrazione del sacrificio della Santa Messa. La vite progredì, quindi, col progredire della evangelizzazione. I monasteri ebbero un’importanza determinante in questa opera; la regola di san Benedetto prevede che si debba bere il vino e furono specialmente i Benedettini a svolgere attiva opera di divulgazione in tutta l’Europa. Tuttora, esistono vigneti lussureggianti annessi a famose abbazie. Nei monasteri il “custos vini”, addetto alla custodia e al rifornimento dei vini, era un personaggio di primo piano. Da queste regole monastiche nacquero quelle credenze e quei detti popolari che hanno al centro un frate bevitore, figura che appare in molte cantine e che a Napoli è molto cara alla gente (o’ monaco ‘mbriacone). Forse san Benedetto prescrisse ai monaci di bere il vino per tenerli lontano dalle tentazioni, come sembra dal testo dell’ammonizione. A parte la storia, leggenda o fantasia, oggi la vite, e di conseguenza il vino, è diventata un fatto culturale e di costume, inoltre è riabilitata anche dalla medicina. (Frate Indovino)

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