domenica 24 novembre 2013

E che ci vuole?! Tutto sul "fai da te".


Il fai da te bello è bello, ma chi l'ha detto che è facile? Dove sta scritto? Non soltanto non è facile, ma spesso è anche dispendioso. Per esempio, per fare un oggetto del genere


che, a prima vista, chiunque direbbe "ah ma che ci vuole", due pezzi là, due viti di qua, e bell'e fatto. Sì, dopodomani. Almeno dalla mia esperienza, anche un oggetto piccolo (anzi spesso più piccoli sono più difficili diventano) richiede tempo, pazienza, volontà di andare a cercare le singole parti, e di affrontare i connessi errori di misure, valutazione, calcolo, aspettativa (aspettativa, sì, perché a volte, con tutto quello che hai dovuto fare prima per riuscire ad avere l'oggetto, il risultato non ti sembra nemmeno così soddisfacente come o era in mente tua). Il minimo che può capitare, e questo addirittura se prendi un kit già completo, con tanto di istruzioni di montaggio (che tra l'altro, non so se vi è capitato, spesso indicano un pezzo che nella scatola non c'è....sarà di un altro modello, dicono....ma quindi se io prendevo l'altro modello ci trovavo dentro le istruzioni per questo?), è che ti esca da lì un pezzetto difettoso.....per cui devi andare a cercare il sostituto che vattelappesca dove lo trovi, così preciso, della stessa lunguezza-spessore-colore-dimensione che sia. Peggio che andare di notte se decidi di farlo da te tutto daccapo, prendendo i vari componenti uno per uno. In questo caso, metti subito in conto intanto che dovrai girare tutti i negozi di bricolage-fai da te della città, perché in quello in cui trovi dati pezzi, quasi sicuramente non ne trovi altri, che, o sono finiti (per tua sfortuna, sembra che in quel preciso momento cosmico, migliaia di altre persone abbiano deciso di fare esattamente quello che vorresti fare tu), oppure non ne hanno mai avuti. Bene, già questo fatto rinvia l'assemblaggio dell'oggetto che hai tanto desiderio fare - il che, a volte, inizia anche a sfaldare detto desiderio -. Allora ti metti di buona lena a girare negli altri negozi specializzati, di alcuni dei quali nemmeno sapevi l'esistenza, in quanto, tra l'altro, sbattuti in qualche angolo remoto della provincia, per cercare quella vite lunga non 1,5 ma 1,6. E neanche 1,7, DEVE essere 1,6......
che stress!!

E cito solo le viti, per non parlare di materiale più difficile quale il compensato - che deve essere segato, levigato e a volte trattato con appositi oli e intrugli simili -, o i colori per verniciare. Nel frattempo ti tiri su di morale pensando che magari in quel negozietto remoto troverai anche quei due dadi - che devono essere dorati eh, non argentati - che ti mancavano, confidando di trovarli della esatta misura, ovviamente. E invece no. I dadi non ci sono, anzi sì, ci sono ma sono argentati.....e, peggio del peggio, non c'è la vite 1,6.....anzi, ci sono tutte le altre, comprese la 1,5 e la 1,7.......solo la sbarra sua è vuota.....a quel punto faresti meglio a cercare piuttosto dei bulloni per riavvitarti le braccia che, a ragione, ti sono rovinosamente cadute. Ciononostante, imperterrito continui, perché quel desiderio, che va comunque sempre più scemando, bene o male è ancora lì. Diciamo che ormai è diventato quasi più un puntiglio che un desiderio. Allora valutiamo il caso in cui alla fine, alleluja, riesci a trovare tutti i pezzi. Te ne torni a casa soddisfatto, metti tutto il materiale insieme, e ti prepari, con tutto l'entusiasmo, al momento in cui inizierai a lavorarci su. Pensate sia finita così? Noooo. Appena ti applichi alla costruzione del tuo fai da te, ecco che ti accorgi di aver preso una confezione di viti non sufficienti all'assemblaggio totale........e sono ormai le 20.00.....Un po' perplesso, e molto sconsolato, ti ritrovi lì, con tutti i pezzi faticosamente raccattati davanti, affranto alla sola idea di doverti rimettere in marcia per prendere quello che manca, e demoralizzato per aver speso un botto a furia di comprare e ricomprare viti, e anche gli attrezzi giusti - perché per fare le cose per bene devi avere tutto, dal trapano all'avvitatore alla levigatrice, e possibilmente anche una sega elettrica -  
una roba del genere, insomma.
mentre, con tutti questi pensieri in testa, senza più desiderio, e francamente nemmeno il puntiglio,  tra te e te, non tanto convinto, sussurri: "lo farò domani....".
Ora sfido chiunque a dire che sia bello il fai da te. Perché, diciamocelo, ci sono cose che, se non sei meccanico, falegname, tornitore, e pittore tutti messi insieme, potresti fare giusto se fossi Barbapapà.

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