giovedì 1 agosto 2013


un mese che non ho mai amato tanto, fin da bambina. Nemmeno quando andavo in ferie dal lavoro. L'ho sempre associato a strade deserte ed assolate. Troppo caldo, troppa ressa al mare, che di solito facevo finire a Luglio, cioè prima della canicola e del solleone - altrimenti sarei arrostita visto che mi ci addormentavo anche sotto il sole delle due di pomeriggio. Forse quando andavamo in montagna sì, là mi piaceva. Innanzitutto era fresco, almeno la sera. E poi dopo il 15 c'erano tre giorni di festa del santo patrono del paese, San Sebastiano appunto. E là ci si divertiva parecchio, ogni sera c'era musica - sono venuti anche cantanti noti, tipo i Ricchi e Poveri! - c'erano le bancarelle con le noccioline, le illuminazioni, e l'ultima sera si dava fuoco alla "pupazza", un gigantesco donnone costruito interamente e tradizionalmente di legno dai ragazzi più giovani (naturalmente supervisionati da rispettivi nonni e padri esperti), con gonna di carta crespa, una scopa e pure un fazzoletto in testa, tipo befana, insomma, a cui davano fuoco in mezzo alla piazza per chiudere i tre giorni di festa, non prima però di averla MOLTO CORAGGIOSAMENTE fatta ballare tenendola dall'interno in due o tre ragazzi, a ritmo di musiche folkloristiche. Ricordo pure attimi di panico quando i pezzi di carta crespa e di legno ardenti svolazzavano pericolosamente al vento senza una precisa direzione. C'erano pompe e idranti dappertutto, però. Beh, meno male!
In memoria di tutto ciò, dedico il post a questo mese, che appartiene al sole. In tutti i sensi.

 (Wiki). Agosto è l'ottavo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Anticamente chiamato sextilis, il mese fu rinominato augustus dal Senato romano, nell'anno 8 a.C., in onore dell'imperatore Augusto, dal quale prende il nome anche il ferragosto (feriae Augusti). Sempre il senato aggiunse un giorno alla durata, levandolo a febbraio, per renderlo uguale a luglio (dedicato a Cesare)
Proverbi italiani

A volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo.
Agosto annunzia l'inverno.
Al primo d'agosto, le anitre si mettono arrosto.
Alla prim'acqua d'agosto, pover uomo ti conosco.
Alla prima acqua d'agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane.
Alla prima acqua d'agosto il caldo s'è riposto.
Chi dorme d'agosto, dorme a sue spese.
Chi si ammala d'agosto si ammala a suo costo.
Chi va all'acqua d'agosto, non beve o non vuol bere il mosto.
D'agosto, moglie mia non ti conosco.
Il sole d'agosto inganna la massaia nell'orto.
In agosto il sole tramonta prima.
La pioggia di san Bartolomeo serve solo a lavare i piedi.
La prima pioggia d'agosto fa fuggire pulci e mosche.
Per la Madonna d'agosto, si rinfresca il bosco.
Quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto.

Proverbi toscani
Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo.
Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto.
Di settembre e d'agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto.
Poco mosto, vil d'agosto.
Poco vino, vendi al tino; assai mosto, serba a agosto.
Se vuoi la buona rapa per Santa Maria sia nata.

....non ho capito perché la distinzione tra italiani e toscani. Ma i toscani in effetti hanno caratteristiche tutte loro.  :00049.gif:

Nessun commento: