lunedì 18 giugno 2012

Lucciole


“Ma i miei sogni sono lucciole brillanti e vive,
leggere e svolazzanti,
in una gabbia trasparente.
Una trama di cristallo,
costruita ad arte da me stesso
ad ogni disillusione.
Ormai non ci sperano più di uscire e volare
ciò nonostante brillano tanto
e dalla gabbia la luce si vede,
e sembra materializzarsi il momento in cui
mani innocenti del bambino che fui
le lasceranno libere nel blu.
E dunque brillano più forte
soprattutto in certe notti in cui la luna è piccola
o nera e l’aria è fredda…
come in questa d’un inverno rigido e indifferente…”
ANTON VANLIGT, MAI TROPPO FOLLE.

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Questi versi mi hanno emozionato. E l'immagine ancora di più, perché mi ricorda quando da bambina Michele, un ragazzino poco più grande di me che abitava vicino a noi (vicino a mia nonna, cioè) mi portò le lucciole in un barattolo. Da quel momento quando lo vedevo gli chidevo "Mettei, pottato ucci?" E lui come poteva me ne portava altre. Come questa immagine. *_* Che emozione. 

2 commenti:

mothy ha detto...

Romanticona :-)

§^_^§ ha detto...

:DDDDD mi sembra di tornare indietro nel tempo ^_^