mercoledì 21 dicembre 2011

Diario di "bRoDo"

BUOOONNNGIORNO!
Oggi parto con i fiocchi di neve. E' da ieri che penso a sta cosa. A parte la perfezione di questo minuscolo elementale, che ha del miracoloso, si dice che dei fiocchi di neve non ce n'è uno uguale all'altro. Possibile? Prima o poi, un "sosia" di ognuno ci sarà pure. Pare che anche tra gli uomini, ciascuno di noi abbia un sosia. Perchè per quanto numerose siano le eventuali combinazioni di forme e soggetti, prima o poi uno stesso aspetto si ripeterà sicuro. Ma chi può dirlo. Se così fosse, quei due fiocchi sono anime gemelle? Anime gemelle "coi fiocchi" (uauauauauaauaaa)
ALMANACCO
La data storica 
1978: muore a Ginevra lo scrittore Ignazio Silone.
I Santi di oggi:  Pietro Canisio 
Il proverbio di Oggi:  Cuori buoni e gai non invecchiano mai 
Gai. Non lo sento mai questo termine nel suo senso originale. Ormai nell'uso comune si identifica con l'orientamento sessuale. Che poi perchè gaio? Forse per come si atteggia. Da che mondo è mondo, gaio significa allegro, cuor contento, diciamo. Quindi non capisco cosa c'entra. A volte la terminologia si diffonde a macchia d'olio ed entra nel dizionario senza un motivo ben preciso. Diventa solo una moda.
NATALE REGIONALE
e chiudiamo il giro turistico gastronomico natalizio con

NataleValle d'Aosta
Waster neut an Groat wennt neut mascht troa.
Non caricarti di una montagna se non puoi portarla.
...d'accordo che è di confine, ma il valdostano poi è davvero una lingua a sé. C'è un francese ibrido, un tedesco ibrido, un vago sentore di italiano. Caos. 
LEGGENDE DEL NATALE

Il Presepe.
  Il primo vero presepe della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma. Questa usanza divenne così popolare che presto tante altre chiese vi aderirono.
  Ognuna creava un presepio particolare ed unico. Le scene della natività erano spesso ornate con oro, argento, gioielli e piete preziose.
 Anche se molto popolare tra le classi più ricche, questa opulenza era quanto di più distante dal signigificato della nascita di Gesù.
  Dobbiamo il "nostro" presepe attuale a San Francesco d'Assisi, che nel 1224 decise di creare la prima Natività come era veramente descritta nella Bibbia. Il presepe che San Francesco creò nel paese di Greccio, era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
Il messaggio era diretto, e poteva essere capito e recepito da tutti, ricchi e poveri.
La popolarità del presepe di San Francesco crebbe fino ad espandersi in tutto il mondo.
In Francia si chiama Crèche, in Germania Krippe, in Spagna e America Latina si chiama Nacimiento, nella Repubblica Ceca si dice Jeslicky, in Brasile si dice Pesebre, e in Costa Rica si dice Portal.

E BANNERINO FU.
L'ho finito. Era a tema natalizio, in giacenza eterna da tempi indefiniti. Un residuo di tela a fili contati nera, lavorato 1x1 filo, un mezzo impazzimiento. Ma il risultato mi soddisfa nell'insieme.
A VOLTE HO LA SENSAZIONE
come di nuotare controcorrente, per cui nuoto nuoto e rimango sempre sul posto. Ho progetti, piani, desideri che vorrei raggiungere, un tipo di vita e un sistema di cose a cui miro di arrivare, e con grande entusiasmo e convinzione. Ma nel frattempo accade di tutto, o quasi, da particolari piccoli ad avvenimenti più grandi, che sembrano ostacolare questo percorso. A quel punto mi viene per forza da pensare "forse sto sbagliando strada".

3 commenti:

mothy ha detto...

Secondo me non nuoti controccorrente, è la vita che è così, piena di imprevisti...di sorprese.....e come un gioco, man mano che superi il livello ci sono nuove imprese con nuove difficoltà, alcune facile altre più complesse....la vita ci mette alla prova e sta alla nostra abilità superare i livelli......

§^_^§ ha detto...

questo è vero. Però ci sono casi in cui pare proprio che tutto, anche le cose che sembrano semplicissime da superare, si complicano inspiegabilmente. Quindi per forza di cose ti viene da pensare che forse sei nella direzione sbagliata. Ovviamente parlo degli obiettivi (o meglio sogni) da raggiungere. La vita non si sa mai cosa decide. Sai cosa mi dà forza, comunque? La totale consapevolezza di poter decidere, di averne facoltà, se continuare in quella direzione, nonostante le ripetute difficoltà, o cambiarla di netto. Questa facoltà di scelta è la vera libertà, almeno secondo me.

SONIA ha detto...

eh si, una sorta di LIBERO ARBITRIO ;-)