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'ngiornoo |
oggi c'è il sciole. Ole ole ole.
ALMANACCO
La data storica
1864: lo svizzero Durant fonda la Croce Rossa il cui simbolo è quello della bandiera elvetica con i colori scambiati.
I Santi di oggi: Lucia
Il proverbio di Oggi: Ne ammazza più la gola che la spada
Vero, vero. Le parole uccidono. Anche se bisognerebbe fare un distinguo, e considerare diversi campi. Esprimere le proprie idee non uccide nessuno, dire la propria opinione nemmeno. Calunniare sì, può distruggere, e "uccidere" socialmente, rovinare una persona in modo irrimediabile. Trovo raccapricciante chi è talmente senza scrupoli al punto di fare una cosa simile per propri scopi - economici, di prestigio, o qualsiasi sia il motivo - e costringere la vittima a doversi difendere o giustificare avendola ormai marchiata in modo indelebile; tanto che spesso anche se si arriva a dimostrarne la sua innocenza, è troppo tardi. Chi uccide socialmente è un assassino comunque, eppure la fa franca, anzi, addirittura, che sia per paura o per comodità, viene protetto e verbalmente ammirato continuando a vivere spudoratamente e sfacciatamente sulle disgrazie di un altro. E' davvero raccapricciante.
NATALE REGIONALE
Oggi andiamo in:

Oggi andiamo in:

Na bu-a rijada a va tuta an sang.Una buona risata va tutta in sangue.
QUESITO DEL GIORNO:
pensando alla punteggiatura, mi chiedo, ma alla fine, a cosa caspita serve il punto e virgola?
LA VERITA'
LA VERITA'
non esclude la fede. Anche se spesso si ritengono due opposti inconciliabili.
E' uno dei grandi dilemmi filosofici e di pensiero.
Chi cerca la verità si ritiene ed è ritenuto fondamentalmente razionale. Perchè la verità è "il dato di fatto", quello che è constatabile, reale, esempio: nel caso in cui si rompe un piatto, il dato di fatto è il piatto rotto. Poi c'è la dinamica di come è accaduto, che può essere discutibile in quanto implica le intenzioni di un eventuale colpevole, o la fatalità nei gesti, la memoria di chi è coinvolto se ricorda o meno o se era distratto, insomma la dinamica può avere tante sfaccettature che spesso confondono e si intrecciano fino ad ostacolare la strada verso la verità. Ma il fatto c'è, è quello e non può essere messo in discussione. Quindi la verità, sinteticamente parlando, coincide con il reale quindi la razionalità che la constata. Ciononostante, non è detto che questa escluda la fede. Io ad esempio cerco sempre la verità, cerco il dato di fatto, e nello stesso tempo credo fortemente. Mi è capitato di parlarne qualche giorno fa, in merito ai sentimenti - che non hanno a che fare con la razionalità, eppure in qualche modo ci rientrano, perchè quello che una persona sente, prova, è un dato di fatto da cui non può prescindere e che non può mettere in discussione. Può ignorarlo, ridimensionarlo, anche accantonarlo (razionalmente), ma dentro di sè comunque SA che sta là. Quindi verità e fede non si escludono affatto a vicenda, anzi la fede può essere riconosciuta e affermata come verità e attraverso la ragione. D'accordo però su un altro aspetto. Cioè che alla fede non si arriva attraverso la ragione. Nel senso che se si cercano prove concrete, tipo vedere un miracolo, per fare un esempio, già si è ben lontani dal credere. La fede (che sia religiosa o in altri ideali) supera la razionalità, e si raggiunge a prescindere dai dati di fatto verificabili. Il dato di fatto della fede è quello che si prova dentro, che si "tocca" con mano perchè si sente, ed è quanto ci permette di credere a prescindere dall'evidenza. Quindi due opposti sì, ma inconciliabili no. Dipende poi dai singoli individui se si dà più peso all'una o all'altra, spesso con la conseguente esclusione di una delle due. Ma "in realtà" la risposta finale è la loro coesistenza .
MAAAAAAAAAA
perchè si soffia sui cibi per "raffreddarli", quando dalla bocca esce in pratica aria calda? Sarà solo suggestione oooo...
E' uno dei grandi dilemmi filosofici e di pensiero.
Chi cerca la verità si ritiene ed è ritenuto fondamentalmente razionale. Perchè la verità è "il dato di fatto", quello che è constatabile, reale, esempio: nel caso in cui si rompe un piatto, il dato di fatto è il piatto rotto. Poi c'è la dinamica di come è accaduto, che può essere discutibile in quanto implica le intenzioni di un eventuale colpevole, o la fatalità nei gesti, la memoria di chi è coinvolto se ricorda o meno o se era distratto, insomma la dinamica può avere tante sfaccettature che spesso confondono e si intrecciano fino ad ostacolare la strada verso la verità. Ma il fatto c'è, è quello e non può essere messo in discussione. Quindi la verità, sinteticamente parlando, coincide con il reale quindi la razionalità che la constata. Ciononostante, non è detto che questa escluda la fede. Io ad esempio cerco sempre la verità, cerco il dato di fatto, e nello stesso tempo credo fortemente. Mi è capitato di parlarne qualche giorno fa, in merito ai sentimenti - che non hanno a che fare con la razionalità, eppure in qualche modo ci rientrano, perchè quello che una persona sente, prova, è un dato di fatto da cui non può prescindere e che non può mettere in discussione. Può ignorarlo, ridimensionarlo, anche accantonarlo (razionalmente), ma dentro di sè comunque SA che sta là. Quindi verità e fede non si escludono affatto a vicenda, anzi la fede può essere riconosciuta e affermata come verità e attraverso la ragione. D'accordo però su un altro aspetto. Cioè che alla fede non si arriva attraverso la ragione. Nel senso che se si cercano prove concrete, tipo vedere un miracolo, per fare un esempio, già si è ben lontani dal credere. La fede (che sia religiosa o in altri ideali) supera la razionalità, e si raggiunge a prescindere dai dati di fatto verificabili. Il dato di fatto della fede è quello che si prova dentro, che si "tocca" con mano perchè si sente, ed è quanto ci permette di credere a prescindere dall'evidenza. Quindi due opposti sì, ma inconciliabili no. Dipende poi dai singoli individui se si dà più peso all'una o all'altra, spesso con la conseguente esclusione di una delle due. Ma "in realtà" la risposta finale è la loro coesistenza .
MAAAAAAAAAA
perchè si soffia sui cibi per "raffreddarli", quando dalla bocca esce in pratica aria calda? Sarà solo suggestione oooo...
2 commenti:
Ho gli arretrati, devo studiare, mi sono persa un pò di ricette e un pò di pensieri profondi, ma in pochi giorni mi rimetto alla pari....oggi incomincio dalla tematica del giorno....a cosa servono virgole e punti....prova a leggere un brano senza...alla fine avrai il fiatone e non avrai compreso nulla.Sono pause che ti aiutano a dare un senso al discorso lunghe per il punto e più brevi per la virgola..... Il proverbio del giorno è un pó simile a tanti altri..... Ma lo ritengo giusto, a volte e meglio avere un ceffone e non un urlo inviperito e pieno di livore! Per quanto riguarda la verità io ho un mio personale concetto, essa è la risultante ed il biglietto da visita di una persona leale con se stessa e con gli altri ed è la conquista della coerenza e della obiettività un individuo intelligente e corretto :-)
Mothy mi piace molto il tuo concetto di verità. Nel post la intendevo come diciamo in contrasto con la fede, perchè spesso viene erroneamente "utilizzata" per trovare dimostrazioni concrete della fede stessa, che in realtà non ha bisogno di dimostrazioni, e non ha nemmeno riscontri "concreti". Ma il tuo concetto di verità è assolutamente giusto e ti rispecchia anche. La lealtà con se stessi è una dote rara da trovare, sai. E spesso è proprio la mancanza di questa che crea caos e intrecci che distolgono dalla verità. Coerenza ed obiettività sono sono altri due aspetti fondamentali nell'affermazione della verità. Mi sembra che il tuo concetto di verità coincida armoniosamente con la fede, che è anch'essa lealtà con se stessi e con gli altri. Parole sagge come sempre, Angela. Grazie :))
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