venerdì 22 aprile 2011

Diario di "bRoDo"

'giArna!
in realtà oggi non c'è un sole eccessivamente giallo, c'è un sole lunatico, che va e viene, un po' cupo. D'altra parte è venerdì santo, ci saranno le processioni, è un giorno triste.
Non so come si può considerare la Pasqua una festa. D'accordo che ricorre la resurrezione, c'è l'innegabile aspetto spirituale. Ma in concreto, come il Natale è sì una festa in quanto festeggia la nascita, la Pasqua ricorda la morte, e soprattutto, quello che noi umanità siamo arrivati a fare ad un totale innocente, ucciso (e in quel modo) per le sue idee. Quali idee poi? Predicava forse la lotta, la guerra, la corsa agli armamenti? No. Ha detto che siamo tutti uguali, tutti, ricchi poveri potenti e non, viviamo in una stessa condizione, che non ha senso farci guerra, non ha senso odiarci, ciò che conta non è in questa vita, ma questo non vuol dire che questa vita non conta, anzi, il contrario, perchè è in base a come vivi questa vita che poi vivrai l'altra, in base a quello che scegli di essere. Ha detto che siamo liberi, di scegliere come agire, come pensare, di decidere se credere o no, e proprio per questo non dobbiamo farci condizionare da convenzioni ed etichette che ci affibbiano quelli che in realtà e subdolamente vogliono solo mantenerci nell'ignoranza per esercitare, abusandone, il potere. Ha detto che la fede è libertà, che tutti hanno diritto alla dignità e nessuno ha diritto di toglierla agli altri perchè nessuno è più importante di un altro. E ha detto che la fede è amore, cieca come l'amore, non è imposta da nessuno, nemmeno da Dio, o c'è o non c'è,  non abbiamo bisogno di vedere per arrivarci, si sente dentro ed è irrazionale, come l'amore. Questo ha detto, e per questo è stato ucciso.

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