Il topo di citta' e il topo di campagna
di Esopo
"Non riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare innanzi con un cibo cosi' misero ma certo, in campagna non ci si puo' aspettare di meglio. Vieni con me, ed io ti faro' vedere come si vive. Quando avrai trascorso una settimana in citta', ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna!".
Detto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all'abitazione del topo di citta' a notte tarda.
"Desideri un rinfresco, dopo un viaggio cosi' lungo?", domando' con cortesia il topo di citta'; e condusse l'amico nella grande sala da pranzo. Qui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare dolci, marmellata e tutto quello che c'era di buono.
Ad un tratto udirono dei latrati.
"Che cos'e' questo?", chiese il topo di campagna.
"Oh, sono soltanto i cani di casa", rispose l'altro.
"Soltanto!", esclamo' il topo di campagna. "Non amo questa musica, durante i pasti."
In quell'istante si spalanco' la porta ed entrarono due enormi mastin: i due topi ebbero appena il tempo di saltar giu' e di correre fuori.
"Addio, cugino", il topo di campagna.
"Come! Te ne vai cosi' presto?", chiese l'altro.
"Si", replico' il topo di campagna: "Meglio lardo e fagioli in pace che dolci e marmellata nell'angoscia."
[Esopo]
1 commento:
Testo molto carino , la morale si capisce facilmente.
Grazie per averlo postato
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