lunedì 21 gennaio 2013

Morale della favola - Il lupo e l'agnello

l'agnello+e+il+lupo.jpgIl lupo e l'agnello
Lungo la sponda di una riva sono venute a bere due bestie: il lupo più in alto e, molto più in basso, l'agnello: pasto eccellente per quello scannatore vorace.
Il lupo vuol fare l'offeso.
- Perchè mi hai intorbidata l'acqua mentre bevevo?
E l'agnello tutto timoroso:
- Ma, scusami tanto, in che modo, se l'acqua che mi abbevera scorre giù da te? La cosa è troppo evidente.
- Sei mesi fa - riprende il lupo - hai detto male di me.
- Veramente non ero nato, allora.
- Perdinci, fu tuo padre il maldicente.
Così, lo afferra e lo sbrana.

Morale: Chi è più forte vuole avere tutto, anche la ragione.

di Esopo

mmmm, non mi convince molto come morale, è un po' forzata. Non "vuole" avere tutto, se la prende. E non chi è più forte ma chi è prepotente. Visto che, pur non avendola, cerca a tutti i costi una buona ragione per giustificare i suoi atti crudeli. 

NB: Ecco infatti. Non convinta ho fatto una ricerca, e intanto ho trovato la stessa favola ma attribuita a Fedro e non ad Esopo. E alla fine la morale è più vicina a quella che avevo pensato:

Un lupo e un agnello, erano giunti al medesimo ruscello spinti dalla sete; il lupo era superiore (in un luogo più alto) l’agnello di gran lunga in basso. Allora il brigante sollecitato dalla sua insaziabile fame suscitò un pretesto per litigare. «Perché», disse, « mi hai reso torbida l’acqua  che bevevo?». L’agnello, timoroso, di rimando : «In che modo posso di grazia fare ciò che ti lamenti, lupo? L’acqua scorre da te alle mie labbra». Quello spinto dalla forza della verità: «Hai sparlato di me, sei mesi fa». L’agnello rispose: «In verità non ero nato». «Tuo padre in verità, quello aveva sparlato di me». E così afferra l’agnello e lo sbrana per un’ingiusta morte. Questa favola è stata scritta per quegli uomini, che opprimono gli innocenti con finti pretesti. (http://spazioinwind.libero.it/labandadeisei/fedro/fedrofav.htm)

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