martedì 19 luglio 2011

Diario di "bRoDo"

 - SITUAZIONE STABILE PER WHISKETTA.
Il mio tessssssssorooo. Ieri ho provato a darle acqua e zucchero, ogni tanto, così, tanto per sostenerla. Non che guarisca ovviamente, magari si guarisse con acqua e zucchero. Però vedo che un po' più di forze le ha. Grazie al diuretico respira meglio, ma penso abbia avuto una specie di paresi, perchè non apre la bocca e sembra che non riesce proprio. Niente, bisogna procedere per gradi, come ha detto il veterinario.
Mi manca, tutto ciò che era e non è più.
- HANNO TOLTO L'ULTIMO DISEGNO
ma non importa, lo rimetto qui, tanto l'ho salvato.
bello, vero? Ho anche quello prima di questo. Poi lo posterò, era un altro paesaggio, ma molto bello anche quello.
-MA COME CASPITA MI E' SALTATO IN MENTE
di riesumare topic vecchi. Tra l'altro estremamente interessanti, lo è sempre quando si discute e si scambiano opinioni così differenti a seconda delle proprie esperienze. Ma rileggendo me, mannaggia alla pupazza, mi accorgo di non aver mica detto tutto! Molte cose mi sfuggivano, sicuramente, perchè ero fissata sulla risposta al quesito del topic, e battevo sempre sull'argomento "amore". Ma quello che intendevo era che non ci si sposa, ma nemmeno si convive, non per altro se non per amore. Questo "dovrebbe" essere. Non ci si dovrebbe sposare per tutelarsi, ci si sposa per amore, così come si convive, si decide di vivere e dividere la vita insieme per amore, ed è sempre per amore che si desidera anche tutelare l'altro in casi estremi. Sulla questione dei diritti, interessantissima, e sacrosanta, non mi sono pronunciata - anche se, forse involontariamente, l'ho fatto, quando dico che si ricorre alle volontà della coppia. Se si sta insieme, sposati o conviventi, è la coppia che, per amore, tutela uno gli interessi dell'altra. E questo mi pare di averlo detto, sì. Però non ho fatto un quesito importante: IL PUNTO DI BASE: chi convive, e non vuole sposarsi, per avere i diritti, che gli sposati hanno, deve per forza ricorrere al matrimonio. E qui c'è il discorso della società in cui viviamo, società per troppi versi antiquata, e che dovrebbe adeguarsi (è stato detto da molte, e lo condivido). Però la mia domanda sorge spontanea: se chi convive non attesta in qualche modo che convive, che si sta insieme, si dividono gioie e dolori, esattamente come chi è sposato, come fa la società a riconoscergli i diritti? In qualche modo la società deve sapere che tizio e caia stanno insieme e hanno deciso di condividere la vita, con relativi lasciti futuri, o no? Una volta attestato, con una carta che sia certificato matrimoniale o semplice attestazione di "io tizio sto con caia, e di volontà comune ed in comune accordo abbiamo deciso di vivere insieme e pensare l'uno a l'altra in tutto e per tutto" (che poi è in fondo il succo del certificato di matrimonio), sta poi alle volontà della coppia stabilire a chi ciascuno lascia cosa, nel desiderio di tutelarsi a vicenda in seguito all'amore che provano uno per l'altra e ottenendo ufficialmente i diritti che a quel punto nessuno può togliere loro. Ma se non c'è un qualcosa di pubblico, come si fa a sapere che stanno insieme? A dirla tutta,  il matrimonio non è mica una sicurezza dal punto di vista dei diritti!  A parte gli oneri che ci sono quando ti sposi, anche nel matrimonio - vd. la separazione dei beni - uno dei due coniugi potrebbe non voler lasciare un tubo all'altro, e fare una carta separata in cui attesta questa sua volontà. Nessuno glielo impedisce, se questa è la sua volontà, e non è che perchè è sposato, questa cosa non può farla. Ma se possono essere diffidati anche i figli! Tutto sta alle volontà dei coinvolti. 
E poi, "basta pagare". (Purtroppo) tutto si paga, anche i nostri diritti - su questo sì che dovremmo inca...rci, perchè se sono "diritti" e ci spettano di "diritto" cosa dobbiamo pagare?- Ma tant'è, se paghi, puoi fare tutto, senza problemi, e ottieni tutto, persino i tuoi diritti,  praticamente te li "compri". E questo per me è abominevole.
-NON HO PAROLE!
Per la prima volta ho assistito ad uno dei disegni qui sotto. Sono rimasta a guardare incantata, e ho salvato pure le fasi anche se ne ho persa una, mannaggia). Già disegnare su questa lavagna è un'impresa, questi sono proprio piccoli pezzi di arte. Ho salvato, domani posto tutto. Complimenti all'artista.

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